La Domenica delle Palme nella parrocchia cattolica di Gaza, tra preghiere per la pace e richieste di aiuto. Una sola certezza tra le macerie: "restare aggrappati a Gesù Risorto". La testimonianza di suor Nabila Saleh al Sir
Chiesa nel mondo
“Assicuro la mia preghiera per le vittime del vile attentato terroristico compiuto l’altra sera a Mosca”.
Un pensiero a Gerusalemme, ai fratelli e alle sorelle di Gaza e ai pellegrini: a rivolgerlo da Gerusalemme, è stato il patriarca latino, card. Pierbattista Pizzaballa, al termine della Processione delle Palme che, oggi pomeriggio, ha attraversato la Città Santa dal santuario di Betfage, in cima al monte degli Ulivi, fino alla chiesa di Sant’Anna, presso la porta dei Leoni.
"La chiesa di Terra Santa sta vivendo un prolungato Venerdì Santo, quasi schiacciata dal peso della Croce. Ma non sarà un Venerdì Santo eterno. Prima o poi finirà e il sole di Pasqua sorgerà anche per la chiesa di Gerusalemme": lo dice il Custode di Terra Santa, padre Patton. Questa Pasqua è anche occasione per “dare senso alla sofferenza di quei milioni di cristiani nel mondo ai quali nessuno da voce". La testimonianza dei cristiani di Gaza
Papa Francesco, salutando al termine dell’udienza generale di mercoledì 20 marzo i vari gruppi di pellegrini, rivolgendosi ai polacchi ha auspicato “che la Polonia sia una terra che tuteli la vita in ogni suo istante, da quando sorge nel grembo materno fino alla sua fine naturale. Non dimenticate che nessuno è padrone della vita, né propria né di quella degli altri”. Il Papa ha anche sottolineato che quel “suo sogno” è stato da lui già “espresso qualche anno fa” in riferimento a tutta Europa
Domani pomeriggio, da Betfage partirà la processione delle Palme ma senza pellegrini a causa della guerra a Gaza. Israele ha concesso pochi permessi ai cristiani locali che non potranno partecipare in gran numero, come negli anni scorsi, ai riti pasquali. Il clima non è quello della festa. Il custode di Terra Santa avverte: "Attenti a non cadere nella tentazione di contarci. Non è il numero a dare significato alla celebrazione"
“A seguito del brutale attacco terroristico a Mosca, che ha provocato la morte e il ferimento di numerose persone, desidero esprimere le mie più sentite condoglianze ai parenti delle vittime e il mio sostegno a tutti coloro che soffrono in questa terribile tragedia”.
Il dossier "Camminare insieme" ripercorre gli interventi a sostegno della popolazione, mai cessati dopo il devastante sisma del 2010. Non solo sostegno economico, ma anche la vicinanza dei missionari, che - in alcuni casi - hanno anche offerto la loro vita
Don Gabriele Pipinato, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della Conferenza episcopale italiana, presenta il dossier su Haiti. Un dettagliato documento per raccontare la spaventosa crisi umanitaria che ora sta devastando un Paese che vive da anni un’emergenza permanente e che rischia di scivolare verso una sanguinosissima guerra civile
Nella sessione primaverile del Consiglio episcopale permanente della Cei, svoltosi a Roma dal 18 marzo a oggi, i presuli si sono soffermati sull’impegno per la pace, sul Cammino sinodale, sull’iniziazione cristiana e la figura dei padrini e delle madrine, sulle nuove generazioni, sulle sfide e le preoccupazioni del tempo presente e sul fine vita
"Ancora non posso leggere". Con queste parole il Pontefice ha affidato la lettura del testo dell'udienza di oggi, dedicata alla virtù della prudenza, a padre Pierluigi Giroli. Al termine ha ripreso la parola per un appello a fermare la guerra, che "sempre è una sconfitta"
I vescovi di Francia, riuniti in plenaria a Lourdes, esprimono in una dichiarazione diffusa oggi, “grande preoccupazione” e “profonde riserve” riguardo al disegno di legge annunciato sulla fine della vita.
“Camminiamo come pellegrini di speranza verso l’Anno Santo, perché nella riscoperta della propria vocazione e mettendo in relazione i diversi doni dello Spirito, possiamo essere nel mondo portatori e testimoni del sogno di Gesù: formare una sola famiglia, unita nell’amore di Dio e stretta nel vincolo della carità, della condivisione e della fraternità”.
No ai “falsi messaggi della camorra”, sì alla limpida testimonianza di don Peppe Diana. Lo scrive il Papa, nella lettera inviata a mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, per il 30° anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana.
Papa Francesco nutre una speciale devozione per lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù, al quale ha dedicato una lettera apostolica, un anno speciale e un ciclo di catechesi. Ma le radici del suo rapporto di intimità spirituale con il "custode della Chiesa" risalgono alle origini della sua vocazione e del suo pontificato, iniziato undici anni fa