La storia di Cervarese Santa Croce
Nel 874 il vescovo Rorio donava chiese e terre al monastero di Santa Giustina in Padova.
Nell’atto notarile, uno dei primi della storia ecclesiastica padovana, compariva la corte di Cervarese (il toponimo “Selvarese” probabilmente indica la presenza di selve) con l’oratorio della Santa Croce.
Cervarese diventò parrocchia autonoma nella seconda metà del Cinquecento. L'attuale chiesa è stata costruita negli anni Cinquanta.
Nel 874 il vescovo Rorio donava chiese e terre al monastero di Santa Giustina in Padova.
Nell’atto notarile, uno dei primi della storia ecclesiastica padovana, compariva la corte di Cervarese (il toponimo “Selvarese” probabilmente indica la presenza di selve) con l’oratorio della Santa Croce. Accanto, i Benedettini costituirono un ospizio per i pellegrini.
Nel 1123 papa Callisto II confermò al vescovo patavino la proprietà della chiesa, sede del priorato della Santa Croce con una comunità di sacerdoti dipendenti dal vescovo stesso.
La cura d’anime era affidata alla parrocchiale di Santa Maria di Veggiano. Tra 14° e 15° secolo l’instabilità politico-militare causò la decadenza della comunità e la chiesa rimase spesso priva di sacerdote residente.
Cervarese diventò parrocchia autonoma nella seconda metà del Cinquecento.
La chiesa, con relativi monastero e beni, venne data in commenda nel 1579 al collegio Gregoriano di Venezia.
Caduta la Serenissima, il giuspatronato passò all’Austria e dal 1866 al governo italiano. Fu allora decisa la costruzione di una nuova chiesa, progettata (come vuole la tradizione pur mancando ogni riscontro documentario in merito) dall’architetto Alberto Cavalletto su modello di Santa Maria dell’Arena in Padova. Venne inaugurata nel 1872; il campanile è del 1902.
Una terza chiesa più capiente venne edificata tra 1954 e 1966, consacrata nel 1979 all’esaltazione della Santa Croce. Il 19 febbraio 1994 è stato inaugurato il centro parrocchiale.