La storia di Montemerlo
La chiesa, presente nella decima papale del 1297, dipendeva dalla pieve di Teolo. Ampliata e innalzata a inizio Ottocento, subendo poi diversi interventi, nel Novecento, con l’aumento della popolazione, fu sostituita da una nuova chiesa a tre navate, inaugurata nel 1953.
Il toponimo Monte Merlo, o Monte Merulo, compare in diversi atti dal 1106 in poi, con la variante latinizzata Mons Meruli.
La chiesa, presente nella decima papale del 1297, dipendeva dalla pieve di Teolo.
Nel 1572 ricevette la visita del vescovo Ormaneto e nel 1704 quella del cardinale Giorgio II Corner. Il cardinale Rezzonico, nel 1747, registrò l’edificazione del campanile.
La piccola chiesa fu ampliata e innalzata nel 1813, subendo ripetuti interventi di restauro a metà dell’800, e poi nei primi due decenni del secolo scorso.
I restauri interessarono anche il campanile, la cui cuspide settecentesca venne sostituita
nel 1911 da una torre a merlatura ghibellina.
Nel Novecento, con l’aumento della popolazione, fu eretta una nuova chiesa a tre navate, inaugurata nel 1953.