La storia di Cassola
Originariamente Cassola apparteneva alla diocesi di Treviso, ma nel Cinquecento risulta dipendente da Pove del Grappa. Il 2 gennaio 1588, Cassola fu proclamata parrocchia con territorio indipendente. La chiesa attuale è la ricostruzione, eseguita tra il 1746 e il 1774, di quella più antica, oramai fatiscente.
Originariamente Cassola apparteneva alla diocesi di Treviso.
Lo testimonia un atto di donazione redatto nel 1085, dove la località è citata con il nome di “Casasola”. Non ci sono pervenuti documenti che attestino quando il suo territorio venne unito a quello di Pove, in diocesi di Padova.
Il 16 luglio 1553 gli abitanti eressero a proprie spese una chiesa che dipendeva da Pove, ma era officiata da un cappellano delegato dalla popolazione.
Dopo la visita pastorale del 1571, il vescovo Ormaneto descrisse una chiesa molto povera, con un solo altare a oriente dove non veniva conservato il Santissimo. C’erano invece un fonte battesimale rotondo in marmo e la piccola casa del sacerdote.
Il 2 gennaio 1588, Cassola fu proclamata parrocchia con territorio indipendente da quello di Pove.
In quell'occasione prese il titolo dell’antica cappella del castello, San Marco, anziché quello della parrocchiale, dedicata a santa Colomba. La chiesa attuale è la ricostruzione, eseguita tra il 1746 e il 1774, di quella più antica, oramai fatiscente.