La storia di Albignasego
Documentata per la prima volta nel diploma dell’imperatore Berengario I del 918, Albignasego è stata a lungo patronato della famiglia marchesale Obizzi, a cui si devono i pregevoli affreschi dell'omonima cappella. La chiesa nuova, costruita a navata unica nel 1896, è stata consacrata nel 1912.
Nell’alto medioevo la “villa Albignasega” (il cui toponimo deriva dalla gens Albinia) doveva essere di una certa importanza, dato che è documentata per la prima volta nel diploma dell’imperatore Berengario I del 918 e che un secolo più tardi, nel 1077, la sua chiesa, pur non essendo pieve, fu posta sotto la protezione imperiale dai messi regi, i vescovi Benno e Odone.
La decima papale del 1297 ricorda che la chiesa “Sancti Thome de Bignasico” era soggetta alla più importante e vicina pieve di Santa Maria di Maserà; solo in seguito divenne parrocchia autonoma.
Nel Quattrocento, i marchesi Obizzi acquistarono numerosi terreni e assunsero il patronato sulla parrocchia.
La chiesa fu più volte oggetto delle loro cure: la restaurarono nel 1449, nel 1504 e poi nel 1543, quando fu costruita la cappella di famiglia pregevolmente affrescata. La chiesa nuova, costruita a navata unica nel 1896, fu consacrata nel 1912.