Il Poliambulatorio Arcella ha introdotto il servizio "Giocatori noti", il cui obiettivo è, mantenendo l'anonimato del paziente, creare un percorso di terapia per superare la dipendenza dal gioco d'azzardo.
Video lottery, gratta e vinci e scommesse sportive sempre più in ascesa tra i giovani. Secondo Graziano Bellìo, direttore del serd di Castelfranco Veneto e consulente scientifico del piano regionale del Veneto, è necessario diversificare e personalizzare gli interventi per poter adottare una metodologia specifica a secondo degli utenti.
Un programma insoddisfacente anche se presenta due punti accettabili: è il commento di Maurizio Fiasco, presidente dell'associazione Alea, alla luce dell'accordo sul riordino del gioco d'azzardo in Italia. Secondo il professore ci sono lacune tra i diversi sistemi di gioco e l'introduzione della tessera sanitaria, se non adeguamente correlata da sanzioni penali, può portare a un database con numerose informazioni personali.
Le preoccupazioni del presidente della Consulta nazionale antiusura e del coordinatore del Cartello "Insieme contro l'azzardo", dopo l'intesa raggiunta il 7 settembre in seno alla Conferenza unificata Stato-Regioni, che entro il 31 ottobre dovrà essere tradotta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in un decreto ministeriale.
La volontà di tutta la città è precisa: nessun nuovo centro d’azzardo. I lavori di ristrutturazione dell’ex negozio della Nuova italian shoes sono stati bloccati dal comune. Ma il Tar ha sospeso il provvedimento e chiede modifiche al “Regolamento comunale sul gioco” di gennaio.
Nel 2016 è cresciuto del 25 per cento il mercato del gioco d’azzardo on line. Un milione e 800 mila sono stati gli italiani che l’anno scorso vi hanno puntato soldi, una o più volte. Ma le persone che hanno il loro nome registrato sui siti sono ben 3,4 milioni. I dati presentati dall’Osservatorio gioco on line del Politecnico di Milano, al di là dei “giochi cosmetici”, disegnano un quadro sempre più preoccupante.
A 22 anni dalla fondazione, mons. Alberto D'Urso, presidente della "Giovanni Paolo II", ricorda l'impegno al fianco delle vittime e analizza i due fenomeni, strettamente connessi tra di loro, che rovinano un numero sempre più alto di persone e famiglie
Dossier di Cnca e commissione parlamentare Antimafia. La raccolta arriva da videolottery (oltre 23 miliardi di euro nel 2016) e da slot machine (poco sopra i 26 miliardi). Don Zappolini (presidente Cnca): “Piccolo contributo alla difesa del diritto alla salute dei cittadini, in particolare i più deboli”.
Alla presentazione dello Year Book del Cnca “Rischi da giocare” politici e operatori hanno chiesto il divieto assoluto di pubblicità e che i proventi che lo stato ricava dal gioco d'azzardo diminuiscano progressivamente in modo da far ridurre l'offerta di azzardo.
L'impegno di Renzi al magazine "Vita" è accolto con favore, ma non bastano le dichiarazioni. Servono anche l'ascolto dell'esperienza di chi sta sul campo giorno dopo giorno, una legge sul divieto della pubblicità, un'attenzione ai percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione, l'impegno sul territorio, come chiedono la Consulta nazionale antiusura, la campagna "Mettiamoci in gioco", la Fict e le Acli.
A questa vera e propria emergenza è dedicata la tavola rotonda che venerdì 11 novembre dalle 10.30 alle 12 prenderà vita nei padiglioni della fiera di Padova che ospiteranno Expo scuola. Tra i relatori anche Pier Andrea Zaffoni, della pastorale sociale diocesana, che due anni fa ha messo il tema al centro di un laboratorio organizzato nell’ambito della scuola di Formazione all’impegno sociale e politico e che ora propone anche un progetto rivolto alle scuole.
Divieto di installarle in bar e tabaccherie di piccole dimensioni, in ristoranti, circoli o stabilimenti balneari. Per le sale si pensa a una certificazione specifica. Il sottosegretario Baretta: “Puntiamo ad una razionalizzazione dell'offerta del gioco”.
Fare rete, informare, formare, sensibilizzare, prevenire e, in alcuni casi, prendere in carico. Da Nord a Sud è questo il fil rouge che lega idealmente gli interventi delle Caritas diocesane per il contrasto del gioco d’azzardo patologico.
Il prossimo fine settimana in quasi 50 città il Movimento SlotMob organizza oltre 120 eventi per lanciare il suo “Manifesto di democrazia economica”, che chiede al governo e alla politica di affrontare seriamente la piaga del gioco d’azzardo, sottraendone i profitti ai gruppi multinazionali che oggi lo gestiscono.
A Padova lo SlotMob Fest è promosso da un gruppo di realtà tra cui anche Movimento dei focolari, e Comunità papa Giovanni XXIII. Due gli appuntamenti in città: sabato 7 alle 18 alla caffetteria in via Sorio 50b e alle 19 alla pizzeria Giuly in via Buonarroti all’Arcella.
Presentato alla Camera il "Manifesto di democrazia economica" del movimento Slot Mob. Feroci (Caritas Roma): "Sciacallaggio spaventoso sulla pelle dei poveri".
Il 7 maggio in programma uno slot mob nazionale. Slot mob Sicilia: "Sempre più profughi si giocano il pocket money".
Con la nomina dei membri e il primo incontro fissato il 13 aprile, al via l’attività dell’osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave. Matteo Iori tra i nove esperti. “Passo importante che aspettavamo da tempo”.
Sottoscritto da Lombardia, Liguria, Veneto e Basilicata. Prevede il contrasto alla ludopatia e l'autonomia normativa su questioni come la distanza delle sale slot dai luoghi sensibili. Entro il 30 aprile proposte unitarie al governo per prevenire e curare la dipendenza dall'azzardo. La risposta del governo: "Lavoriamo assieme per governare il fenomeno".
Cresce in maniera inverosimile la febbre degli italiani per il gambling, il gioco d’azzardo declinato in tutte le sue forme, dal banale “gratta e vinci” alle scommesse, fino alle famigerate slot machine che come funghi proliferano in bar e ricevitorie, per non parlare della rete che corre lungo pc, tablet, cellulari. Nel 2015 giocati 88 miliardi e 500 milioni di euro.
Nel comune della cintura padovana ci sono già 21 esercizi commerciali con apparecchi per il gioco d'azzardo: una macchinetta ogni 774 abitanti. Parte ora una campagna sociale per prevenire la dipendenza patologica. Numerose le iniziative del comune in collaborazione con il Sert dell’Ulss 16, tra cui una conferenza spettacolo per i ragazzi delle medie e un percorso formativo per gli insegnanti.
Cinquanta milioni l’anno per la cura delle ludopatie e niente spot nella televisione generalista. Passano gli emendamenti alla legge di stabilità. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Soddisfatta”. La campagna Mettiamoci in gioco: "Un passo nella giusta direzione". La Consulta antiusura: "Traguardo ancora lontano, e attenzione al boom di giochi via internet. Serve una legge".
Redatta dalla Federserd, la federazione degli operatori che si occupano negli ambulatori pubblici di dipendenze, elenca i 5 punti per una gestione efficace e realistica del fenomeno. Per prima cosa "è necessario usare la leva fiscale per ridurre i consumi e non per incentivarli". Intanto dagli operatori pubblici arriva la denuncia: "Sulla cura della dipendenza siamo ancora all'anno zero".
Su 800 miliardi di spesa annua delle famiglie, risulta una spesa “legale” nei giochi, lotterie e slot machine varie per 84,5 miliardi, vale a dire il 10,5% del totale. Ha quindi suscitato molta sorpresa la notizia che all’interno della “legge di stabilità” presentata nei giorni scorsi dal Governo sia prevista l’apertura di 22 mila altre sale gioco.
Dopo la presentazione al festival di Locarno, prima in Italia al Milano Film Festival il 20 settembre. Il regista Fabio Leli: "Ho raccontato un fenomeno che mi accadeva intorno".
Formato insolito per un’opera del genere: 159 minuti di lungometraggio. Con l'obiettivo di risvegliare le coscienze.
Luigino Bruni, economista e ideatore della campagna Slot Mob commenta sul profilo Facebook la chiusura del governo alle modifiche proposte dalle associazioni: "Le vostre scelte le pagheremo care noi italiani, con un tessuto civile sempre più deteriorato".
Gli enti locali contestano la bozza del governo, secondo cui decadranno tutti i provvedimenti adottati in questi anni in merito alla regolamentazione di orari e distanze delle sale gioco dai luoghi sensibili. Iniziativa della Scuola delle buone pratiche.
Rapporto 2014 dell'Osservatorio del Politecnico di Milano. Prendono sempre più piede smartphone e tablet. Diminuiscono i giocatori abituali, passati da 700 mila a 640 mila. Prevalgono gli uomini (83 per cento), ma sono in crescita le donne, dal 14 al 17 per cento.
L'ultima grande battaglia a palazzo Ferro Fini si sta per concludere. E le sorprese non mancano, come l'approvazione di un emendamento che di fatto mette in campo tutte le norme sul gioco d'azzardo patologico discusse a lungo in commissione ma mai giunte in aula. Aggravio Irap dello 0,2 per cento agli esercenti che detengono slot machines, potere ai comuni sulla dislocazione e gli orari delle sale, prevenzione e cura in capo alle Ulss e pubblicità vietata. Ma si attendono altri colpi di scena nel maxi emendamento in materia di infrastrutture, sicurezza e sociale.
Potrebbe essere questione di giorni, o magari servirà qualche settimana in più. L’agenda del consiglio dei ministri è fitta di impegni, ma tra i provvedimenti attesi c’è anche un nuovo decreto legislativo sui giochi d’azzardo. E le anticipazioni non sono confortanti.
Le previsioni del ministero delle finanze: nel 2015 si attende di incassare 6,6 miliardi dal Lotto, 4,8 miliardi da "imposte gravanti sui giochi" e 480 milioni da lotterie e altri giochi. L'analisi del sociologo Fiasco: «Le previsioni saranno smentite».
La campagna "Mettiamoci in gioco" esprime preoccupazione «per la direzione presa dal governo». Tra i punti critici, la cancellazione dell'autonomia di regioni e comuni per la regolamentazione. La richiesta: stanziare i 250 milioni annunciati, da utilizzare almeno in parte per le attività di prevenzione.
Il governo starebbe studiando un pacchetto di norme per limitare la diffusione delle slot machine, le cosiddette “macchinette mangiasoldi”, che nel nostro paese sono al momento circa 350mila (una ogni 170 abitanti, bambini compresi!). Ma non prima del 2017...
Poste le basi per una nuova legge che regoli i giochi, ponga paletti alla pubblicità e tuteli i minori. Ma il 2014 è stato anche l’anno delle polemiche sulla campagna “Mettiamoci in gioco” e delle sponsorizzazioni delle imprese dell’azzardo agli eventi del non profit.
Blitz nella notte al senato. Uno degli emendamenti approvati dalla commissione bilancio alla legge di stabilità prevede che nel caso uno dei giochi registri una perdita della raccolta almeno del 15 per cento all'anno, il governo può adottare "ogni misura utile di sostegno". M5S: «Inaccettabile aiuto al Superenalotto».
Mercoledì 29 il convegno del vicariato di Abano. Spronate anche dal vescovo Antonio Mattiazzo dopo la recente visita pastorale, le comunità cristiane intendono rivolgersi alla società civile per sensibilizzare sulla piaga del gioco e spronare le amministrazioni locali a far pressione sulla politica regionale e nazionale. Leggi e scarica il documento.
«In un mese potremmo farcela». Il presidente della commissione sanità del consiglio regionale, Leonardo Padrin, è ottimista. A breve, quindi, il Veneto potrebbe avere una legge che metta ordine alla diffusione e alle presenza della sale da gioco; un tentativo di combattere quella che ormai è una vera e propria epidemia, la ludopatia, che è sempre più diffusa e crea danni a tanti cittadini e alle famiglie.
Un ampio cartello di associazioni ha lanciato una Campagna nazionale di sensibilizzazione dell’opinione pubblica «decostruendo i messaggi illusori di vincite facili diffusi dall’industria dell’azzardo». Per non parlare del ruolo invasivo della criminalità che associa alla diffusione capillare delle slot-machine nel territorio, la pratica sempre più estesa dell’usura.
Dopo giorni di polemiche la campagna Mettiamoci in gioco risponde alle accuse sul protocollo con Sistema gioco Italia di Confindustria. «Con i concessionari solo un confronto per la legge quadro». Libera fa marcia indietro e si dissocia anche l'Azione Cattolica.
Nei bilanci sociali le due maggiori imprese italiane nel gioco d’azzardo dicono di puntare alla «crescita del business agendo in modo responsabile, sicuro e legale». Come se le ludopatie fossero un problema di poche persone già deboli di loro, e non un fenomeno dovuto proprio al proliferare dei giochi d'azzardo.
Due esempi: 1 probabilità su 622.614.630 di fare 6 al SuperEnalotto. Su 30 milioni di biglietti del Gratta&Vinci "Miliardario" solo 275 vincono più di 1.000 euro. Queste ed altre notizie sul sito ideato dal Dipartimento di matematica del Politecnico di Milano per l’educazione delle giovani generazioni. Parla il ricercatore di analisi numerica Marco Verani. Alleanza con i docenti contro le ludopatie.
Lottomatica e Sisal come "official partner". L’economista cattolico Luigino Bruni, tra i promotori di “Slot Mob”, si dice stupito che i membri di Cl non protestino. «I 90 miliardi buttati nell'azzardo rovinano famiglie e sono sottratti all'economia buona che muore e chiude». Il tema viaggia sui social.
Sgravi Irap per chi non installa slot machine, più prevenzione e soprattutto una distanza minima da tutti i luoghi sensibili e di aggregazione. La proposta all'esame della commissione sanità del consiglio regionale va nella giusta direzione. E non a caso l'industria del settore alza subito le barricate.
Il comune dice no alle scommesse on line: disattivati i link che consentono l’accesso ai siti dove è possibile fare una scommessa per chi si collega dalla rete wifi comunale Iperbole.
Società schermate, conflitti d'interesse, contratti che impongono milioni di euro in pubblicità. La denuncia nel corso della presentazione del libro Vite in gioco. Oltre la slot economia, di Carlo Cefaloni: «Bisogna intervenire sulle concessioni. Andare oltre la questione patologie e al divieto di pubblicità previsto nel Testo Unico».
A Roma l’assemblea annuale delle 28 Fondazioni antiusura associate alla Consulta nazionale. Presentata una ricerca: nel 2013 l’azzardo ha mosso in Italia 85 miliardi di euro; in 14 anni triplicata la spesa delle famiglie per il gioco. La denuncia di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei: «Bisogna dire basta alla pubblicità di tutti i giochi d’azzardo con vincita in denaro».
Matteo Iori (Conagga) sottolinea il problema delle sale indirizzate ad un target "familiare", nonostante per i bambini dal 2007 ci sia il divieto di accesso. Due esempi in Sicilia e in Sardegna. Si stima che ci siano 800 mila ragazzini tra i 10 e i 17 anni che giocano e altri 400 mila bambini fra i 7 e i 9 anni. Per settembre il governo promette nuove regole per il settore.
In una lettera inviata ai presidenti di camera e senato, al presidente del consiglio e ai vertici della Rai, chiedono un intervento «per far sì che Italia-Inghilterra sia ricordata come l’ultima partita ad essere stata preceduta da pubblicità che nulla hanno a che fare con la funzione sociale della Rai».
Si chiede loro di spingere per portare avanti le leggi che contrastano l'azzardo. Due i testi che aspettano l'approvazione: l'articolo 14 del decreto delega fiscale e il progetto di legge di Paola Binetti. La legge nazionale darà il quadro anche alle leggi locali.
Commissione Nuovi stili di vita e Slotmob Padova insieme per un pomeriggio nel quale interverrà anche il giornalista di Avvenire Umberto Folena autore del libro L’illusione di vincere. il gioco d’azzardo emergenza sociale. Appuntamento alla parrocchia del Buon Pastore a Padova alle 17.30 di domenica, poi partirà il “tour” nelle sagre fino a ottobre.
Nel 2013 in Italia sono stati giocati 84,7 miliardi di euro: di questi, 67 sono tornati ai giocatori sotto forma di vincite. E rapportando i soldi persi al numero di abitanti, si scopre che il nostro paese è al secondo posto al mondo per perdite legate al gioco d’azzardo, dietro solo all’Australia.
C’è un grande striscione con scritto a carattere cubitali “un bar senza slot ha più spazio per le persone”; c’è chi gioca al calcio balilla, chi salta la corda come si usava nei cortili, chi si inventa qualche passatempo con palline di carta arrotolata; ci sono anche tre bar aperti, il Forzatè, Al Carmine-Edelweis, il Caffè blu, perché la festa è anche per loro, che hanno detto no alle slot machine. Inizia così la giornata dello Slot mo' a Padova, per proseguire poi in municipio con un convegno sui dati, sempre più drammatici, dell'azzardo in Italia, tra proliferare delle "macchinette" e moltiplicarsi dei gratta e vinci.
La commissione Nuovi stili di vita lancia un documento con quattro proposte rivolte alle parrocchie della diocesi e non solo. Obiettivo: rendere i cristiani consapevoli che l'azzardo non è compatibile con la loro fede e che esistono dei comportamenti che aiutano a "liberarsi".
Approda in parlamento la proposta di legge promossa dalla Scuola delle Buone pratiche. Boldrini: «Fate pressione sui parlamentari per farla arrivare in aula». Filippeschi, presidente Legautonomie: «Noi sindaci non abbiamo abbastanza poteri».
I dati dell'Osservatorio del Politecnico di Milano. Nel 2013 gli italiani hanno perso 725 milioni di euro on line (-3 per cento) e lo stato ha visto una calo degli introiti del 10 per cento. Tramite cellulari si gioca soprattutto alle slot machine e alle scommesse sportive.
Il portavoce della campagna Mettiamoci in gioco denuncia l’assenza da oltre un anno e mezzo di informazioni sulla raccolta attraverso i giochi. Don Zappolini: «Inaccettabile. Se voluto, il buco lederebbe l'obbligo di trasparenza delle istituzioni».
La proposta di legge popolare, promossa da Legautonomie, Scuola delle buone pratiche di Terre di mezzo e circa 600 comuni è vicina alla meta. Il testo e le firme saranno consegnate alla Corte di cassazione il 9 aprile.
I sei comuni e le 17 parrocchie del vicariato insieme a sostegno della proposta di legge della Scuola delle buone pratiche. Dopo le messe già raccolte quasi 1.600 firme.
La campagna contro le slot machine nei locali pubblici ha coinvolto in 4 mesi più di 30 città e migliaia di persone. Il 10 maggio assemblea nazionale. Intervista all’economista Luigino Bruni che l’ha promossa. La finanza? Si può ancora curare, ma l’azzardo va estirpato.
I dati della ricerca di Gruppo Abele, Auser e Libera. Preferiti il Lotto e i Gratta e vinci. I giocatori patologici arrivano a spendere anche migliaia di euro a volta.
In tre anni si è passati da 2 mila a oltre 7 mila persone in cura, ma sono 200 mila quelli bisognosi di cure. L’allarme del portavoce di Federserd, Lucchini: «In 5 anni arriveremo a quota 50 mila. Servono 80 milioni per potenziare i servizi».
A Bari un confronto promosso dalla Consulta nazionale antiusura, dopo l'intervento di papa Francesco nell'udienza del 29 gennaio. L'invito a reagire del cardinale Angelo Bagnasco in un messaggio: «Bisogna scuotere le coscienze informandole sulla realtà e non stancarsi di richiamare i responsabili della politica affinché il problema non sia affrontato al ribasso, ma con decisioni tempestive ed efficaci».
Gratta e vinci, Turista per 10 anni, Botta di fortuna, ecc… Nei primi nove mesi del 2013 in Italia sono stati venduti 1 miliardo 487milioni di tagliandi; spesi 7 miliardi e 165 milioni di euro. Ma sulle probabilità di vittoria non c'è sufficiente chiarezza per il consumatore. Ed è boom di acquisti tra i bambini.