Alzheimer: il centro sollievo Nuovi orizzonti accanto a malati e famiglie
Da oltre un anno e mezzo a Ospedaletto Euganeo è attivo il centro di sollievo Nuovi orizzonti per malati di Alzheimer e per le loro famiglie. Soltanto nella Bassa Padovana la malattia degenerativa colpisce la quotidianità di 5 mila famiglie.
Un’occasione di incontro per i malati di Alzheimer, uno strumento di sollievo per le loro famiglie e un servizio attento alle esigenze del territorio: è questo il biglietto da visita del centro Nuovi orizzonti di Ospedaletto Euganeo, attivo da oltre un anno e mezzo.
A dare avvio all’iniziativa è stata la regione Veneto, che nel 2014 ha promosso un progetto pilota a sostegno dei malati, affidandone la gestione alle varie Ulss, in modo da favorire una diffusione capillare del servizio in collaborazione con le associazioni locali.
Fu a quel punto che la onlus I Fiori de testa, nata qualche anno prima per aiutare persone svantaggiate dal punto di vista fisico, psichico e sociale, colse la palla al balzo, proponendosi di gestire il centro Predella che il comune di Ospedaletto aveva messo a disposizione.
«Il sostegno ai malati di Alzheimer è stata una delle scintille che hanno dato vita all’associazione – spiega il presidente e fondatore Francesco Chiodin – perché un’attrice della compagnia teatrale di cui mi occupo è stata colpita dalla malattia e noi, come gruppo, ci sentivamo in dovere di aiutare sia lei che il marito. Per questo ci siamo resi subito disponibili per attuare il progetto».
Nei primi mesi di attività, il centro sollievo consisteva soltanto in uno sportello di ascolto per le famiglie dei malati. Adesso, invece, i servizi offerti comprendono anche l’attività diurna dal lunedì al mercoledì mattina e lo sportello di mutuo aiuto, uno spazio in cui le famiglie, una volta al mese, possono confrontarsi sulle difficoltà quotidiane legate alla convivenza con un malato di Alzheimer. A tutto questo si aggiungerà a breve un servizio di trasporto degli ospiti, grazie all’assegnazione di un pulmino a nove posti da parte della fondazione Cariparo. Un altro bel proposito per il futuro è un incontro di sensibilizzazione con la cittadinanza per discutere di luci e ombre di un problema che riguarda circa 5 mila famiglie della Bassa Padovana e che rischia di causare gravi tensioni familiari, se non trova un sostegno adeguato da parte delle autorità e delle associazioni del territorio.