Schermi

A Roma di cose ne possono capitare moltissime, dal restare ore bloccato con la macchina nel traffico, fino a trovarsi chiuso in una stazione della metropolitana, ma può anche capitare che decidi di andare a guardare tutti i 330 minuti di “Esterno notte” in una domenica di settembre e, tra la prima e la seconda parte, ti capita di farti una chiacchierata con il regista Marco Bellocchio, l’attore Fabrizio Gifuni, lo sceneggiatore Davide Serino ed il produttore Simone Gattoni

Qualsiasi bambino o adulto ha canticchiato almeno una volta il celebre brano Premio Oscar - firmato da Leigh Harline e Ned Washington, cantato da Cliff Edwards - che fa parte del film d’animazione “Pinocchio” del 1940 della Walt Disney, brano che è diventato poi manifesto musicale della casa di Topolino. A poco più di ottant’anni la Disney ha deciso di rivisitare il film in chiave live-action affidandolo a una coppia hollywoodiana da Oscar, il regista Robert Zemeckis e Tom Hanks (“Forrest Gump”). Ancora, al cinema alcuni titoli di richiamo da Venezia79: il thriller psicologico “Don’t Worry Darling” di Olivia Wilde, con la popstar Harry Styles e Florence Pugh, e il dramma intimista “I figli degli altri” di Rebecca Zlotowski con Virginie Efira

Elisabetta II, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, ci ha lasciato lo scorso 8 settembre all’età di 96 anni, a poche settimane dal Platinum Jubilee, i 70 anni di regno. Ha onorato i suoi impegni istituzionali fino all’ultimo, nominando poco prima della morte il nuovo primo ministro Liz Truss. Forse è proprio per tale forza e resilienza, per la granitica lucidità e l’instancabile rispetto verso la corona, che ha sempre generato fascino e interesse nell’opinione pubblica. Come lei nessuna mai. Il suo carisma e il suo regno, comprese le discusse e turbolente dinamiche familiari di casa Windsor, sono stati messi in racconto con frequenza tra grande e piccolo schermo, soprattutto dagli anni ’90 in poi. Ecco alcuni significativi ritratti da recuperare in streaming

Con “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” aveva conquistato la Mostra del Cinema nel 2017. A distanza di cinque anni il regista anglo-irlandese Martin McDonagh torna in Concorso con “The Banshees of Inisherin” (in Italia “Gli spiriti dell'isola”), racconto storico-favolistico condito di malinconia e umorismo nero. Al Lido è il giorno poi di due titoli di grande richiamo: il documentario “In Viaggio” firmato da Gianfranco Rosi, sguardo sul pontificato di papa Francesco attraverso i suoi 37 viaggi apostolici in dieci anni; e ancora, nel segno del glamour hollywoodiano, “Don’t Worry Darling” di Olivia Wilde con la popstar Harry Styles

Il regista Darren Aronofsky – Leone d’oro nel 2008 per “The Wrestler” – che a Venezia79 presenta “The Whale”, film tratto dalla pièce teatrale di Samuel D. Hunter che segna il felice ritorno di Brendan Fraser in una prova struggente e sbalorditiva, non ipotecando solo la Coppa Volpi ma anche la via verso gli Oscar. Al Lido è anche il giorno del terzo regista italiano in Competizione, Emanuele Crialese, che presenta il suo film più personale, “L’immensità”, con una dolente Penélope Cruz, provando a bissare il successo di “Terraferma” del 2011, Leone d’argento. Il punto Cnvf-Sir dalla Mostra

Applausi e commozione alla 79a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia: è il giorno di “Argentina, 1985”, legal drama storico di Santiago Mitre che affronta il difficile processo pubblico che portò alla condanna dei vertici militari durante la dittatura di Videla per le atrocità commesse. Ancora, in Concorso il secondo italiano Andrea Pallaoro con “Monica”, film che esplora una famiglia dispersa in cerca di nuovo dialogo. Infine, il francese “Athena” di Romain Gavras, un thriller sociale di grande realismo che si snoda nelle periferie d’oggi, nei quartieri-ghetto pronti a deflagrare in rivolte. Il punto Cnvf-Sir dalla Mostra.

Luca Guadagnino è il primo dei cinque registi italiani a sfilare sul tappeto rosso di Venezia79. Presenta “Bones and All”, racconto della periferia americana attraverso l’on the road di due giovani deragliati, con Timothée Chalamet e Taylor Russell. Tra lirico e macabro. Torna poi in gara al Lido il veterano Frederick Wiseman, che presenta un inedito ritratto della famiglia Tolstoj attraverso la prospettiva della moglie Sofia. Infine, nella sezione Giornate degli Autori, è il giorno di “Padre Pio” firmato Abel Ferrara, che tratteggia l’arrivo del Santo di Pietrelcina in Puglia sulle macerie della Grande Guerra. Il punto Cnvf-Sir dalla Mostra

Due stelle di peso del firmamento hollywoodiano sbarcano al Lido: il regista Alejandro G. Iñárritu con il suo “BARDO, Falsa crónica de unas cuantas verdades”, targato Netflix, un racconto personale e sociale del Messico che si gioca tra sguardi felliniani e analogie con il cinema di Alfonso Cuarón. Ancora, è ormai di casa alla Mostra la diva Cate Blanchett, che accompagna in Concorso “TÁR” di Todd Field: un’acclamata direttrice di orchestra all’apice del successo è chiamata a fare i conti con la propria ingombrante ambizione

Si torna a Westeros: su Sky e Now è stato infatti rilasciato dal 22 agosto, in linea con gli Stati Uniti, il primo episodio di “House of the Dragon”, attesissimo prequel del “Trono di Spade”, dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin. Potente, feroce e crudo racconto fantasy-medievale con rimandi al presente. Sulle rotte dell’ironia su Disney+ la miniserie “She-Hulk: Attorney at Law”, spin-off al femminile sul supereroe verde di casa Marvel, mentre su Netflix terza stagione per “Non ho mai…”, firmata dalla comica Mindy Kaling