Ucraina: Kharkiv, il vescovo distribuisce aiuti. Una lunga fila davanti alla chiesa. “La nostra terra è diventata campo di battaglia”
Ieri, domenica 6 marzo, il vescovo Vasyl Tuchapets, esarca di Kharkiv della Chiesa greco-cattolica ucraina, per diverse ore, insieme ai parrocchiani, ha distribuito aiuti umanitari ai residenti della martoriata città fortemente presa di mira dai bombardamenti russi.
Dopo la Divina Liturgia, la distribuzione dei pacchi è avvenuta nella parrocchia di San Nicola; è cominciata alle 11 e si è conclusa alle 15. Fuori dalla chiesa, appena le persone hanno visto che il camion era arrivato, si è creata una lunga fila. Oggi, lunedì 7 marzo, saranno distribuiti vestiti per bambini. Secondo quanto riportato dal Dipartimento di informazione della Chiesa greco-cattolica, il vescovo Vasyl non lascerà la città. “In generale, le persone resistono”, ma, a causa dei continui bombardamenti, vivono nello stress e nel panico. “Non c’è altra opzione che andarsene, almeno fino a che la situazione non si calmerà. Alcuni residenti della città se ne sono andati, ma io cerco di convincere la gente a non andare da nessuna parte, perché la strada è molto difficile”, dice il vescovo. “Entriamo nella Quaresima 2022 nei giorni duri della prova nazionale”, si legge nel messaggio pastorale che il vescovo ha rivolto ieri ad inizio di Quaresima. “La nostra terra è diventata un campo di battaglia dove nessuno si sente al sicuro. Case e scuole sono in fiamme, bombe e missili nemici cadono sulle strade e il lavoro incessante di molte generazioni viene distrutto. La cosa più tragica è la morte delle persone. Centinaia di ucraini sono morti sul campo di battaglia e, ancora di più, sono i civili vittime di barbari bombardamenti. Milioni di persone cercano rifugio in luoghi più sicuri”. Nel messaggio, il vescovo quest’anno invita a pensare che, nella morte e resurrezione di Gesù, “la vita ha già vinto. Una volta per tutte”.