Il card. Luis Antonio Tagle sarà sabato 8 ottobre alla Veglia di preghiera missionaria. Tante vite da ascoltare

Veglia di preghiera missionaria. Si terrà sabato 8 ottobre in Cattedrale e vedrà la partecipazione del card. Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione della Santa Sede

Il card. Luis Antonio Tagle sarà sabato 8 ottobre alla Veglia di preghiera missionaria. Tante vite da ascoltare

Un modo per respirare ancora di più la dimensione di una Chiesa universale che raggiunge al cuore tutti i popoli. E lo fa attraverso le “vite che parlano” di chi ha lasciato tutto per abbracciare il Vangelo. Sarà il card. Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione della Santa Sede, a presiedere l’annuale veglia diocesana di preghiera missionaria, in programma quest’anno, sempre in Cattedrale, alle ore 21 di sabato 8 ottobre.

La veglia, nota per lo più come “veglia di invio”, perché di anno in anno offre l’occasione di salutare i missionari che partono (e ripartono) e accogliere quelli che rientrano, avrà come titolo “Vite che parlano - Di me sarete testimoni”, lo stesso del messaggio scritto da papa Francesco per la Giornata missionaria mondiale, che si celebra la penultima domenica di ottobre. Racconta don Raffaele Coccato, neo-direttore del Centro missionario diocesano: «Ci è stato comunicato che il card. Tagle sarebbe stato a Padova il secondo fine settimana di ottobre per celebrare i cinquant’anni di sacerdozio di don Lorenzo Piva, prete diocesano che lavora alla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, che adesso, dopo la riforma della curia di papa Francesco, si trova all’interno del Dicastero per l’evangelizzazione. Ci siamo subito detti che sarebbe stato bello conoscere da vicino questa persona, stretto collaboratore del papa, che si prende cura dell’evangelizzazione in tutti i suoi aspetti».

Per sfruttare al meglio questa lieta coincidenza è stata dunque anticipata di una decina di giorni la veglia missionaria, di solito “vicina” alla Giornata missionaria mondiale: in questo modo il card. Tagle potrà incontrare i missionari padovani e allo stesso tempo la Chiesa di Padova, attraverso la testimonianza dell’arcivescovo emerito di Manila, potrà allargare i suoi orizzonti e abbracciare tutto il mondo della missione nelle sue mille sfaccettature.

L’anno che affrontiamo, infatti, richiama anniversari importanti: esattamente 400 anni fa, il 6 gennaio 1622, papa Gregorio XV, fondava Propaganda Fide, il dicastero che si proponeva di accompagnare e favorire l’attività missionaria in tutto il mondo, che papa Francesco quest’anno ha voluto far confluire nel Dicastero per l’evangelizzazione. La veglia missionaria si svolgerà in due parti. Nella prima, in forma di dialogo, verranno ascoltate le testimonianze di due missionari: si tratta di padre Luigi Maccalli della Sma-Società missioni africane, reduce dalla lunga prigionia in Niger nelle mani di terroristi islamici, ed Elisabetta Corà, giovane fidei donum rientrata dopo tre anni di impegno nella nuova missione diocesana nell’altopiano etiope. Nella seconda parte ci sarà la preghiera liturgica, la testimonianza del card. Luis Antonio Tagle – nato a Manila il 21 giugno 1957, ordinato vescovo nel 2001 e, creato cardinale nel 2012, è presidente di Caritas internationalis – e infine la consegna del crocifisso ai missionari in partenza.

«“Vite che parlano” – riflette don Raffaele Coccato – ci ricorda come attraverso queste persone è l’esperienza della missione che ci parla. L’altro slogan, “Di me sarete testimoni”, ci ricorda ciò che abbiamo ascoltato dai gruppi sinodali, ovvero l’importanza di essere dentro le nostre comunità della Chiesa di Padova, missionari e testimoni del Vangelo». Che non è banale: «Guardandoci attorno e osservando la nostra realtà sociale sentiamo tanto frastuono nella gara a chi la spara più grossa e restiamo abbagliati dalla spettacolarizzazione della cultura social, non accorgendoci invece della “vita che parla”, in maniera silenziosa e più operosa, nella fede e nel sacrificio delle tante persone che ci stanno accanto». Un invito dunque «a recuperare il rapporto umano, la relazione, il gusto di una vita vissuta e narrata di voce in voce, di persona in persona». A essere missionari fin dalle strade della propria parrocchia: «Un risvolto importante, anche per i laici, è la consapevolezza della vocazione missionaria della comunità nell’evangelizzare la comunità stessa». Una missionarietà che ci porta a uscire da noi stessi e continuare l’impegno anche nella missione ad gentes: «Come Diocesi di Padova con il Consiglio presbiterale stiamo ascoltando in particolare i sacerdoti e i missionari fidei donum in Brasile e in Etiopia, per comprenderne gli sviluppi».

8 ottobre, veglia missionaria in Cattedrale

Appuntamento sabato 8 ottobre, alle 21, per la Veglia di preghiera missionaria diocesana “Vite che parlano”. Previste le testimonianze del cardinale Luis Antonio Tagle, di padre Luigi Maccalli e di Elisabetta Corà.

In partenza con Gesù... nel cuore

I nomi di chi riceverà il crocifisso ancora non sono tutti noti. Tra i partenti c’è un gruppo di Medici con l’Africa Cuamm. Il cappuccino padre Bortolami riparte per l’Angola

Come ogni anno, in virtù delle scelte anche dell’ultimo momento di associazioni, congregazioni e ordini religiosi, i nomi definitivi dei missionari che riceveranno il crocifisso saranno definitivi nell’imminenza della Veglia missionaria di sabato 8 ottobre. Al momento è nota la ripartenza di padre Gabriele Bortolami, frate cappuccino originario di Roncaglia, che presterà in servizio in Angola. Sono tredici, invece, i nuovi partenti dell’ong Medici con l’Africa Cuamm: per l’Etiopia partiranno i medici Paola Tramontozzi di Roma, Maddalena Miccio di Trieste e Serena Pappalardo di Padova.

Sono destinati invece al Mozambico il medico veronese Roberto Benoni, gli sposi Frederic Kalomba e Giorgia Gelfi di Padova, Francesca Traversaro di Padova e Antonia Di Battista di Teramo. Per la Repubblica Centrafricana partiranno l’amministrativa Elena Gaboardi di Lodi e i medici Veronica Capelli di Lecco e Maya Lorenzi di Vicenza. Infine, per l’Angola, sono pronti a partire i coniugi Paola Caravaggi, medico, e Daniele Calabresi, logista, di Pavia. Da segnalare che la celebrazione anticipata della Veglia missionaria sposta a fine mese le tradizionali celebrazioni zonali in occasione dell’apertura del mese missionario. Il 1° ottobre, infatti, ricorre la memoria liturgica di santa Teresa di Gesù Bambino, la santa contemplativa acclamata, dopo la sua morte, patrona delle missioni.

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