Lavoro, la dignità parte dal salario. Ma quello minimo non sarebbe che un primo passo
C’è un fenomeno che l’enorme incertezza di questi ultimi due anni – appesi tra la pandemia e la guerra – ha reso ancora più odioso di prima: quello dei lavoratori poveri (o working poors, in inglese), uomini e donne che pur impegnandosi in un mestiere non riescono a guadagnare la cifra minima per mantenere se stessi e la propria famiglia.
Per questa ragione, l’accordo politico raggiunto in Europa per il salario minimo ha molto di significativo. Ma c’è un ma, anzi molto di più. Nonostante il dibattito che si è scatenato in Italia fin dall’alba di martedì 7 giugno (l’accordo è stato trovato alle 5 di mattina), il cammino perché le intenzioni diventino norma è ancora lungo. Il testo deve tornare alla Commissione lavoro dell’Europarlamento, quindi in plenaria e, infine, come sempre, si attende il via libera del Consiglio europeo, cioè degli Stati...