Guerra. Gli ucraini compatti alimentano la resistenza
«Tutti i miei amici sono lì. Chi è rimasto, ha scelto di restare: sono parte della resistenza, sono lì per il loro Paese. Un mio amico si è unito a un gruppo di 30, 40 civili e hanno fermato un carro armato russo con le loro mani, facendo ostruzione e mettendosi in segno di protesta. Sono storie singole, individuali, ma che hanno in comune la paura di non trovare più casa quando escono dai rifugi, il suono delle sirene ogni minuto, i bombardamenti continui».
Sono immagini impressionati, ma stracolme di fierezza, quella che Claudia Bettiol ha restituito nell’appuntamento del “Lunedì della missione” nella sera del 21 marzo organizzato dal Centro missionario diocesano. Claudia, giornalista dell’Osservatorio Balcani e Caucaso transeuropa, vive a Kiev da cinque anni, è rientrata in Veneto, sua terra natale, per un breve periodo di vacanza e non è riuscita a ripartire verso l’Ucraina a causa della contemporanea esplosione del conflitto.«Emotivamente mi tocca, è...