Un sostegno per l’infanzia. Come accedere al bonus nido

Il governo ha stanziato quasi un miliardo di euro per un bonus rivolto alle famiglie per aiutarle a sostenere la spesa dell’asilo nido per i loro figli

Un sostegno per l’infanzia. Come accedere al bonus nido

Non fa più notizia la denatalità in Italia, nel senso che il recente record negativo di nascite certificato dall’Istat nel 2024 (370mila bambini in una popolazione di 60 milioni di persone) è solo l’ultimo gradino di una scala in discesa da molti anni. Insomma il fenomeno appare, oltre che grave, irreversibile.

Sulle cause di una denatalità italiana che non ha eguali (in senso negativo) nel mondo, a parte la Corea del Sud, se ne parla da anni e se ne individuano molte. C’è chi sostiene che anche la mancanza di strutture per l’infanzia e di sostegni alla natalità contribuisca a certe scelte. Quindi il governo ha stanziato in merito una bella cifra per il 2025 – stiamo parlando di quasi un miliardo di euro – per un bonus rivolto alle famiglie per aiutarle a sostenere la spesa dell’asilo nido per i loro figli.

Questo bonus sale fino a 3.600 euro annui per i nati a partire dal 2024. Il requisito principale è l’Isee minorenni, che deve essere inferiore a 40mila euro, secondo quanto riporta una circolare dell’Inps.

Regime differente per i figli sotto i tre anni di età, nati fino al dicembre 2023: spettano 3mila euro su base annua se l’Isee non supera i 25mila euro; di 2.500 euro con Isee fino a 40mila euro; di 1.500 euro se l’Isee è superiore, assente, discordante, non calcolabile.

Questo l’ancien regime. Per i nati dal primo gennaio 2024, appunto, si passa a 3.600 euro su base annua; se l’Isee però fosse superiore a 40mila euro, oppure assente, discordante o non calcolabile, si scende a 1.500 euro annui.

Il bonus va richiesto per via telematica all’Inps per le rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati; può anche essere chiesto per forme di supporto nella propria casa per figli con meno di tre anni e affetti da patologie croniche. Quest’ultimo viene richiesto dal genitore che abita assieme al figlio, mentre il bonus asilo nido dal genitore che sostiene la spesa.

Nella domanda bisogna specificare le mensilità relative al periodo di frequenza scolastica, tra gennaio e dicembre e per massimo 11 mesi. Questo fa sì che il bonus mensile sia di 327 euro, che non sono male…

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Sir