Fatti

Lorenzo Gasparrini, segretario generale dell’Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico: “Finalmente le badanti sono considerate tra le categorie prioritarie, lo chiedevamo da mesi. Vaccinare tutti i lavoratori domestici che accudiscono i nostri anziani significa proteggere anche loro”

I dati Assindatcolf-Idos. Nessun gap retributivo tra stranieri ed italiani nel comparto domestico: gli addetti regolari impiegati come colf, badanti e baby sitter godono, infatti, di un trattamento salariale sostanzialmente paritario, con un livello retributivo medio che su base annua è addirittura leggermente superiore per gli stranieri: 8.374,63 euro contro 7.364,61 euro degli italiani

Il golpe militare in Myanmar continua a reprimere la protesta con la violenza, mentre i cittadini del paese asiatico non smettono di andare nelle strade per chiedere il riconoscimento delle ultime elezioni che hanno visto trionfare la Lega nazionale per la democrazia di Aung San Suu Kyi

È di nuovo gravissima la situazione dei contagi da Covid-19 in tutto il Brasile, nel pieno di una nuova ondata che sta provocando negli ultimi giorni numeri record, superiori alla prima ondata, quando mai erano stati superati i 2.000 morti giornalieri: ora i morti sono circa 2.200-2.300 ogni 24 ore, giovedì 11 marzo si sono registrati oltre 75mila nuovi contagi, i numeri totali sono arrivati a oltre 11 milioni e 300mila casi e a circa 273mila decessi. La diffusione della pandemia è trascinata dalla famosa “variante brasiliana”, che dopo essere partita dal Nord amazzonico, ha ora interessato tutto l’enorme Paese, particolarmente le grandi città dell’Est e del Sud, e soprattutto i tre Stati meridionali, Paraná, Santa Catarina e Rio Grande do Sul. Tra le recenti vittime anche dom Mauro Aparecido dos Santos, arcivescovo di Cascavel (Paraná). L’allarme giunge al Sir da dom Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre, capitale del Rio Grande do Sul (lo Stato brasiliano più meridionale) e primo vicepresidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile

La Siria entra oggi nel suo decimo anno di guerra (15 marzo 2011), che ha visto morire circa mezzo milione di persone; gli sfollati sono 12 milioni, dei quali circa 6 sono rifugiati nei Paesi vicini (Libano, Giordania, Turchia, Egitto). Oggi circa il 60% della popolazione rischia la fame. Tutte le parti coinvolte nel conflitto hanno commesso crimini di guerra, torture, detenzioni arbitrarie e altre violazioni dei diritti umani. In questi giorni Amnesty International ha sollecitato il Consiglio di Sicurezza a superare la paralisi causata dall’esercizio del diritto di veto: nell’ultimo decennio in almeno 15 occasioni Russia e Cina hanno posto il veto a risoluzioni del Consiglio di sicurezza destinate a contrastare le violazioni dei diritti umani in Siria

Da domenica 14 marzo in Fiera a Padova l’Ulss6 vaccina sette giorni su sette con dodici linee vaccinali (diventeranno 18) che lavorano contemporaneamente. Di queste due sono state attivate grazie alla collaborazione con l’Azienda Ospedale di Padova che ha messo a disposizione il suo personale.