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Si è celebrata ieri in Canada la Giornata nazionale dei popoli indigeni. Si celebra tutti gli anni il 21 giugno, nel giorno del Solstizio d'estate con lo scopo di celebrare le culture, le lingue e le tradizioni dei diversi popoli indigeni First Nations, Inuit e Métis. Quest’anno la Giornata è stata caratterizzata dall’orrore provocato dalla scoperta dei resti di 215 bambini vicino ad una ex scuola residenziale di Kamloops. Video-messaggio dell’arcivescovo di Ottawa-Cornwall: “Come vescovo, mi unisco ad altri vescovi e leader religiosi in Canada, per esprimere le mie scuse. Come Chiesa abbiamo fallito”. Con uno statement diffuso ieri, il premier Trudeau è tornato a chiedere alla Chiesa cattolica “scuse formali”

“Il governo del Canada continua a chiedere alla Chiesa cattolica di presentare scuse formali alle popolazioni indigene per l’impatto che hanno subito dal sistema scolastico residenziale. Assumersi la responsabilità è uno degli ‘Appelli all’Azione’ formulati dalla Commissione per la verità e la riconciliazione ed è un passo essenziale per far avanzare la verità e la riconciliazione in Canada”.

Al centro-nord alcune realtà superano i 200 chilometri di lunghezza, situazione meno “bici friendly” al centro-sud, dove non si superano i 50 chilometri. Bike sharing, nelle grandi città capoluogo offerta più che triplicata in cinque anni: oltre 34 mila biciclette condivise 

Studio dell'Osservatorio Silver Economy Tendercapital-Censis. Gli over 65 hanno dimostrato una forte tenuta psicologica. Il "silver welfare" non si è interrotto con il Covid: l'88,7% degli anziani si definisce il bancomat di figli e nipoti. Resta la frattura intergenerazionale, anche se per gli italiani (84,5%) gli anziani non autosufficienti devono rimanere a casa propria

In occasione del ventennale dal G8 del 2001, oltre 30 organizzazioni e associazioni della società civile, nazionali e locali, hanno dato vita ad un progetto finalizzato a riflettere insieme alla cittadinanza,su cosa è accaduto a Genova 20 anni fa e su quali conseguenze ha avuto sul nostro presente la drammatica sottovalutazione delle domande poste dal movimento dei movimenti.