Fatti

La casa di un rapinato affiliato alla Mala del Brenta diventa rifugio per i profughi ucraini. Succede a Stra e accadrà anche in altri luoghi del Veneto che cambiano il loro volto e scrivono una nuova storia. Andrea Batacchi, ex fedele di Felice Maniero, aveva come base operativa Padova, ma aveva anche comprato una casa a Stra.

Dall’inizio della guerra in Ucraina, in Italia sono arrivati oltre 33 mila minorenni e di questi circa la metà ha iniziato a frequentare le classi italiane. In Veneto ci sono 872 alunni e, per i più timorosi, le insegnanti hanno realizzato un progetto direttamente nell’hub di Monselice

In Veneto ci sono 460 beni immobili confiscati alle mafie, ma di questi solo uno su cinque sono stati consegnati alle comunità per progetti di recupero. Atto di memoria Non solo capannoni, ma anche appartamenti, edifici e alberghi. Trovare nuovo utilizzo oltre a evitare sprechi e valorizzare la realtà, sarebbe anche un gesto di ricordo e sensibilizzazione

Sale la tensione in Burkina Faso: il favore con cui era stato accolto il colpo di Stato del 24 gennaio scorso sta scemando. Sulla strategia anti terrorismo del Governo di transizione è sceso il silenzio. Le città nel Nord del Paese non sono più sicure a causa dei terroristi vicini ad Al-Qai'da. Dell'instabilità si sono giovate le potenze straniere che si sono spartite le ricchezze del sottosuolo. L'impegno della Chiesa per la popolazione e quello del vescovo italiano, emerito di Pinerolo, mons. Pier Giorgio Debernardi, che qui si è ritirato per costruire pozzi di acqua

Il presidente dell’organismo ecclesiale e arcivescovo di Monterrey, mons. Rogelio Cabrera López, invita a “ricostruire il tessuto sociale ed ecclesiale”. Da qualche mese l’arcivescovo è stato confermato alla guida della Chiesa che conta il secondo numero di battezzati al mondo, ancora con un’alta percentuale di battezzati. Questo dato, però, convive con altri numeri drammatici, che fanno del Messico il Paese probabilmente più insicuro del mondo, soprattutto considerando che al suo interno non si vivono veri e propri conflitti

La democrazia non si può esportare, si deve costruire. Fa bene alle persone e ai gruppi sociali, ma è un equilibrio molto delicato, che non gode oggi di splendida salute, ma può e deve essere sviluppata. A ricordarlo in maniera efficace, la fondazione vaticana, la Gravissiumum Educationis, che ha prodotto materiali utilissimi. Le macerie si possono ricostruire solo se c'è un progetto. Sennò richiamano solo altre macerie

Alea, And, Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II, campagna Mettiamoci in gioco, movimento Slot Mob e Agita hanno condiviso un primo esame della bozza della legge delega per il riordino della materia. Positiva la regolamentazione, ma sollevate questioni riguardanti il coinvolgimento di più soggetti istituzionali, il rapporto con le entrate fiscali e la competenza delle regioni

Parla da Mosca l’arcivescovo cattolico Paolo Pezzi: “Il rischio è che ci sia il progredire di una divisione tra buoni e cattivi quando invece Cristo è risorto per tutti”. “Proprio perché ci sono delle ferite profonde, è l’occasione di poter guardare queste ferite attraverso le piaghe della Croce. E questo per me è una possibilità per ricominciare. Il nostro sguardo oggi si rivolge alle piaghe del Crocifisso che sono le piaghe della paura, della disperazione, dell’angoscia, della fatica, dei soldati feriti e morti, delle madri divenute vedove, dei bambini divenuti orfani e molti dei quali sono accomunati dall’essere profughi, dall’aver dovuto lasciare in fretta e furia le proprie case e i propri beni senza sapere che cosa fare, senza sapere se ci sarà la possibilità un giorno di tornare”

Settimana Santa sotto il suono delle sirene e la rabbia dei russi per la perdita dell’incrociatore missilistico Moskva. A raccontarcela è mons. Oleksandr Jazlovetskyi, vescovo ausiliare della diocesi di Kiev-Žytomyr nel giorno in cui, Venerdì Santo, la Chiesa fa memoria della Passione di Gesù. “Ho sentito cadere tante bombe e sono andato anche sui luoghi dove sono cadute. Difficile però dire quali siano i volti delle croci che più mi hanno colpito. Mi vengono in mente i bambini nei rifugi, seduti in attesa che l’allarme finisse. La gente che recita i rosari sotto i bombardamenti. Il pianto delle mamme per le figlie stuprate e uccise. I funerali. Per le persone è molto doloroso. Pensano che quello che stanno vivendo sia una sofferenza ingiusta. Questa ingiustizia è forse la croce più grande che prende dentro tutte le altre”