Nicola Messina, Celestino Zapponi, Vita Dorangricchia, Carlo Guarino, Michele Marinaro, Piersanti Mattarella, Carmelo Agnone, Giuseppe Compani, Domenico Spatola, Giovanni Falcone, Pietro Pato Spatola, Paolo Borsellino, Giuseppe Diana, Rosario Livatino, Giuseppe Pino Puglisi. Questi, alcuni dei nomi delle 1.011 vittime innocenti delle mafie. A Padova la Giornata della memoria e dell’impegno promossa da Libera
Fatti
La situazione resta estremamente critica: nei prossimi giorni previste ancora piogge intense ed esondazioni con il rischio di nuove vittime.
Partecipatissima la manifestazione di Libera a Padova, che ha visto la presenza di studenti, associazioni, sindacati, il vescovo di Padova Claudio Cipolla e il patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Tra gli slogan: "La cultura e la storia fanno la memoria", per tenere gli occhi aperti contro le mafie anche al Nord.
Si sono rivolti alla Commissione Interamericana sui Diritti Umani (Cidh) perché il paese non avrebbe portato avanti indagini sulle minacce di morte ricevute nel 2017. Tra loro la ricercatrice italiana dell’Università di Oxford, Francesca Lessa
Un migrante somalo ha vinto un ricorso e potrà iscriversi all’anagrafe. Decisivo il supporto degli avvocati dell’Asgi: “Per dimostrare la regolarità del soggiorno è sufficiente il verbale rilasciato dalla questura”
Parla Alessandra Sciurba portavoce dell'ong che ieri ha portato in salvo a Lampedusa 49 migranti. Convalidato il sequestro della nave. "Le navi delle ong sono le uniche che rispettano il diritto, mentre noi operavamo il salvataggio altre persone sono morte". Oggi mobilitazioni in tutta Italia per chiedere il dissequestro della nave
Politica agricola comunitaria. Stanziamenti in netto calo per il futuro, ma gli Stati membri godranno di più flessibilità nell’uso dei fondi assegnati, per elaborare programmi di sviluppo delle comunità rurali e incentivare i settori più all'avanguardia.
A partire da questa settimana La Difesa del popolo e La Voce dei Berici propongono alcuni approfondimenti sulle politiche comunitarie che ogni giorno hanno un riscontro pratico sulla vita di milioni di cittadini europei. Il primo tema è la politica monetaria.
Sono 62 i ricorsi contro l'Italia per violazione del diritto dell’Unione Europea 10 per mancato recepimento delle direttive comunitarie. Le più numerose sono le infrazioni legate all’ambiente. All’epoca del governo Letta erano addirittura 121 le violazioni italiane degli obblighi nei confronti dell’Europa, poi sono scese a 58 nel febbraio dello scorso anno.
A dieci giorni dal possibile recesso del Regno Unito dalla "casa comune", a Londra non si intravvedono ancora schiarite politiche. La premier Theresa May parteciperà il 21 e 22 marzo al Consiglio europeo a Bruxelles, durante il quale potrebbe chiedere un rinvio del "divorzio". E mentre a Westminster manca una precisa linea politica che guardi al futuro, in sede Ue si respira un clima poco propenso verso i britannici
“In questi giorni il ciclone Idai si è scagliato sul Mozambico e in particolare sulla città di Beira causando un numero imprecisato di morti, feriti e sfollati. Una calamità che ha colpito circa 700mila persone tra Beira, Dondo e Nyamanthanda”. È drammatico il racconto di don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm.
Dossier immigrazione. La popolazione straniera è stabile, nel Paese come a Padova. Arcella, caso particolare. In un momento storico in cui si semplifica la realtà per passare messaggi sbagliati, è importante rendere la complessità dei fenomeni
La norma “Spazzacorrotti” equipara ai partiti politici gli enti che abbiano all'interno persone che hanno fatto politica. Stefano Zamagni: “Poca conoscenza della realtà, anche professori e magistrati possono fare politica e tornare a lavoro”. Operativamente? “Non è un problema di costi ma di reputazione e valore sociale”. Interrogazione al ministro Salvini
Venezuela: la condivisione per uscire dal deserto della crisi. L’esperienza delle “Pentole solidali”
La risposta alla fame e alla povertà dei venezuelani viene da tante parrocchie del Paese dove sono attive le “ollas solidarias” (pentole solidali), mense dove viene offerto cibo e sostegno. I primi a dare una mano sono gli stessi poveri che le frequentano che offrono quel poco che hanno, nello spirito del condividere per non lasciare indietro nessuno, come recita lo slogan della campagna di Quaresima della Chiesa venezuelana.
Maggiormente colpiti i quartieri più poveri, nella città inondata il rischio è il colera. Bisogna assicurare la continuità dei servizi sanitari nonostante la calamità