Catecumenato. L’inizio del cammino di fede. Il rito di ammissione domenica 16 ottobre
Catecumenato. Rito di ammissione, celebrato dal vescovo, questa domenica in Cattedrale
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«Ogni anno, il Rito di ammissione al catecumenato, celebrato dal vescovo in Cattedrale, riaccende nei credenti la speranza. Al di là dello scetticismo e nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo, ci sono ancora delle persone che chiedono di conoscere e seguire Gesù Cristo».
Queste parole di don Gianandrea Di Donna, delegato vescovile per il catecumenato, sono quanto mai adatte a presentare questo appuntamento che domenica 16 ottobre, alle ore 16 in Cattedrale, segna l’inizio del cammino nella fede di varie persone, di età e provenienza diverse. La celebrazione comincia sul sagrato, luogo di transizione fra il sacro e il profano, con la chiamata di ciascuno dei simpatizzanti, e prosegue con il segno della croce sulla fronte e sui sensi tracciato su di loro: le nuove pecorelle vengono come “marchiate” con la croce di Gesù Cristo per entrare nel suo ovile. Poi c’è l’ingresso in chiesa. Il segno più importante è proprio il passaggio attraverso la porta, uno dei simboli di Gesù Cristo che ha detto: «Io sono la porta delle pecore» (Gv 10,9ss).
I simpatizzanti sono già entrati molte volte in chiesa, ma questo è il loro primo ingresso attraverso la grazia di Cristo, la sua salvezza. Dopo la Liturgia della parola, il vescovo consegna il libro dei Vangeli ai catecumeni perché qui possano conoscere e incontrare Gesù. Il tutto avviene con la Chiesa e nella Chiesa: «È davvero importante – conclude don Di Donna – che i fratelli già battezzati, i “fedeli” delle parrocchie, siano presenti a questa celebrazione, perché i catecumeni vedano in loro l’esempio più fulgido del Signore che è vicino».