La storia di Mestrino
La storia di Mestrino
Mestrino compare nella storia nel 1183, quando Tisolino da Camposampiero divise l’eredità di Albertino da Baone tra le sue figlie. Il toponimo deriverebbe da un latino Mestrius, forse il nome di colui che centuriò le terre in zona. Nel 1191 papa Celestino III, confermando i possedimenti della badia di San Silvestro di Nonantola, menzionò una chiesa di San Silvestro di Mestrino unita a un monastero e un ospizio. Nella decima papale del 1297 la chiesa di San Bartolomeo risulta dipendente da Lissaro. Nella visita pastorale del 1572, il vescovo Ormaneto descrive la parrocchiale a tre navate, con cinque altari e il campanile sopra la cappella dell’altare maggiore. La chiesa fu restaurata nel 1680, ma nel 1689 crollò la navata centrale e l’edificio fu ricostruito sui muri maestri, ridotto a una sola navata, e consacrato nel 1708. Il nuovo campanile fu costruito tra il 1876 e il 1880. Nel 1888 il parroco don Angelo Candeo dichiarò che era necessario ricostruire la chiesa dalle fondamenta per bisogno della popolazione e per poca sicurezza dei muri. A partire dal 1894 furono intrapresi i lavori per un edificio più ampio di stile classico, inaugurato dal vescovo Callegari nel 1897 e consacrato nel 1939.