La storia di Arlesega
Fino ai primi anni del Mille sotto la giurisdizione della diocesi di Vicenza, Nel 1077 compare insieme alla matrice nell’elenco delle chiese padovane poste sotto la protezione imperiale. Nel 1568 con bolla papale la chiesa fu unita come curazia sussidiaria alla pieve di Lissaro. Dal 1907 è parrocchia autonoma.
Cappella alle dipendenze della pieve di Lissaro, Arlesega fu fino ai primi anni del Mille sotto la giurisdizione della diocesi di Vicenza.
Nel 1077 compare insieme alla matrice nell’elenco delle chiese padovane poste sotto la protezione imperiale. Era già allora dedicata a san Michele arcangelo, culto di origine longobarda.
Nel 1568 con bolla papale la chiesa fu unita come curazia sussidiaria alla pieve di Lissaro che ne nominava il curato.
Come tale, teneva registri canonici e civili, fonte battesimale e cimitero.
L’edificio, che nel Cinquecento risultava pregevolmente affrescato, fu oggetto nei secoli di vari restauri.
Nel 1854 vennero rifatti coro e soffitto; dieci anni dopo si aggiunsero le quattro cappelle laterali, si sistemarono gli archi del coro e il soffitto a vela. Nel 1906 venne ricostruito il campanile, crollato con parte della chiesa alcuni anni prima.
Dal 1907 è parrocchia autonoma.