Gli issimi di Campagna Lupia al Caffè 21 marzo, simbolo di legalità a Battipaglia
Ci saranno anche una ventina di giovanissimi del vicariato di Campagna Lupia, accompagnati da cinque dei loro educatori e da un assistente, al campo estivo organizzato dall’organizzazione Libera di don Ciotti a Battipaglia (provincia di Salerno) dall’8 al 14 agosto. Giorni di amicizia, dialogo, servizio per sostenere il Caffè 21 marzo, locale confiscato alla mafia e oggi modello di economia pulita e socialità.
“Caffè 21 marzo. Aromi di legalità, sapori di giustizia” è il titolo della proposta che avrà come luogo centrale di riferimento e servizio, appunto, il Caffè 21 marzo
Un luogo di spartizione di potere e affari che, una volta confiscato alla mafia, si è trasformato, grazie a sei realtà del mondo del sociale che hanno pensato di unire forze e intenti, in un luogo di incontro socio-culturale.
«Questo Caffé – spiega Nicola Boldrin, uno degli educatori che accompagneranno i ragazzi al campo – rappresenta una grande opportunità di riscatto e di dignità per tutta la città. Ma non solo. È anche il luogo delle opportunità occupazionali per quattro giovani, due dei quali provenienti dall’esperienza carceraria. Un modello alternativo di economia e socialità. Per noi sarà l’occasione per vivere una settimana di servizio, mettendo mani e cuore in pasta!».
Scelta del vicariato è appunto quella di offrire ai giovanissimi una proposta estiva che li vede agire sul campo e toccare con mano realtà dure e anche scomode.
«Due anni fa, sempre con Libera, siamo scesi a Sessa Aurunca. Anche qui si percepiva un po’ di preoccupazione, anche da parte dei genitori, alla vigilia della partenza. In effetti si va in luoghi dove la paura e il predominio hanno fatto da padroni, ma i ragazzi tornano davvero cambiati. Con la voglia di farsi domande, di capire e di modificare anche atteggiamenti quotidiani».
La settimana vedrà i giovanissimi del vicariato lavorare nelle attività che si svolgono regolarmente nel Caffè 21 marzo, da quelle di carattere strettamente commerciale a quelle socio-culturali.
«Saranno previsti interventi di manutenzione e di piccola ristrutturazione della struttura, di allestimento, di organizzazione delle attività. Ma incontreremo anche la città e i suoi abitanti. In collaborazione con Legambiente, inoltre, saranno programmate attività anche su un terreno confiscato poco distante dal bar e riutilizzato a orti sociali. Infine, visiteremo il sito archeologico di Paestum e la vicina costa cilentana, in particolare la zona di Acciaroli».
Il campo estivo non è un tassello a sé stante rispetto l’attività ordinaria.
«Per tutto l’anno abbiamo parlato delle beatitudini e di come essere beato significhi anche donarsi e fare del bene per gli altri – sottolinea l’educatore – Ritornati dal campo di Sessa Aurunca siamo anche riusciti ad avere a Bojon come ospite don Maurizio Patriciello. È un percorso di formazione continua e collegata, inverno ed estate».