La novena per San Leopoldo sarà animata dai vescovi del Triveneto
Sono otto i vescovi ad aver confermato la loro disponibilità a celebrare le messe dei giorni che precedono il 12 maggio, data della festa di san Leopoldo. Si partirà martedì 3, con la messa delle 18.30 presieduta dal vescovo di Padova, Claudio Cipolla, e si terminerà mercoledì 11, sempre alle 18.30, con il patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Annunciata la presenza dei vescovi di Adria-Rovigo, Vicenza, Vittorio Veneto, Chioggia, Udine e Treviso, nonché del ministro generale dei cappuccini fra Mauro Jöhri. Il cardinale Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria, celebrerà la messa conclusiva, alle 19 del 12 maggio.
Il 12 maggio 1866 – 150 anni fa – nasceva a Castelnuovo, nell’attuale Montenegro, Bogdan Ivan Mandić, che sarebbe passato alla storia come san Leopoldo.
Instancabile confessore e ponte tra l’Europa occidentale e quella orientale, san Leopoldo è tra i santi più venerati e amati dal popolo padovano. L’anniversario della sua nascita non è l’unico a rendere ancora più solenne la novena e le celebrazioni che si terranno, come ogni maggio, all’interno del santuario padovano di San Leopoldo.
Nel 2016 ricorrono anche i settant’anni dall’apertura del processo informativo diocesano, avvenuta per volontà del vescovo Carlo Agostini nel 1946, e i quarant’anni dalla beatificazione, avvenuta il 2 maggio 1976 sotto il pontificato di Paolo VI.
«Il diritto canonico – racconta padre Flaviano Gusella, rettore del santuario di San Leopoldo – chiedeva di aspettare i cinquant’anni dalla morte prima dell’avvio del processo informativo. Per san Leopoldo ce ne sono voluti solo tre e mezzo, dopo la sua salita al cielo il 30 luglio del 1942. Anche Paolo VI ha fatto riferimento alla “vox popoli” che riconosceva la santità di padre Leopoldo».
Insomma, un “santo subito” ante litteram.
Facendo uno strappo all’ormai consolidata tradizione, nel 2016 non sarà un vicariato della diocesi di Padova ad animare i giorni della novena e a donare l’olio che per i dodici mesi seguenti brucerà nella lampada sulla tomba del santo confessore.
«Quest’anno – continua padre Gusella – si sono aggiunti il giubileo straordinario della misericordia e la richiesta, da parte di papa Francesco, dell’ostensione delle spoglie mortali di san Leopoldo a Roma in occasione dell’inizio della quaresima accanto alle reliquie di san Pio da Pietrelcina. È stato quest’ultimo evento straordinario uno dei motivi per cui ho pensato di chiedere ai vescovi del Triveneto di venerare san Leopoldo con la loro presenza e quella delle loro diocesi nei giorni della tradizionale novena».
Sono otto i vescovi ad aver confermato la loro disponibilità a celebrare le messe dei giorni che precedono il 12 maggio, data della festa di san Leopoldo.
Si partirà martedì 3, con la messa delle 18.30 presieduta dal vescovo di Padova, Claudio Cipolla, e si terminerà mercoledì 11, sempre alle 18.30, con il patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Annunciata la presenza dei vescovi di Adria-Rovigo, Vicenza, Vittorio Veneto, Chioggia, Udine e Treviso, nonché del ministro generale dei cappuccini fra Mauro Jöhri.
Sarà il cardinale Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria, a celebrare la messa conclusiva, alle 19 del 12 maggio, giorno del 150° anniversario della nascita di san Leopoldo, animata dalla corale Klapa Jainjevo di Zagabria. Proprio al termine di questa liturgia i cappuccini della Provincia croata e i cittadini croati, vestiti con i loro costumi nazionali, offriranno l’olio per la lampada votiva della Riconciliazione.
«La Croazia ha sempre sentito padre Leopoldo come “suo” – spiega padre Gusella – Lo stesso san Leopoldo ribadiva sempre il legame con la sua terra: pur sentendosi padovano ricordava come il suo cuore fosse “al di là del mare”».
L’invito al cardinale di Zagabria arriva a pochi giorni di distanza dalla traslazione temporanea delle reliquie di san Leopoldo in Croazia.
Dal 13 al 18 aprile infatti il corpo del santo confessore è stato esposto alla devozione di oltre 200 mila fedeli, prima nella Cattedrale di Zagabria, poi, a sette chilometri di distanza, nella chiesa dei cappuccini di Zagreb-Dubrava. Il cardinale Bozanić ha definito queste giornate “storiche”, di fronte all’ininterrotto omaggio di fedeli (nella foto).
«Padre Leopoldo viveva la sua vocazione come chiamata a essere costruttore di unità, perché un unico pastore guidasse la chiesa cattolica e la chiesa ortodossa. Questo legame, come abbiamo visto in questi giorni a Zagabria, è ancora vivo e riconosce in san Leopoldo uno dei più bei frutti di questa chiesa».
L’omaggio a san Leopoldo continuerà idealmente domenica 15 maggio, alle 12.30, con la celebrazione in santuario della messa con la comunità croata del Veneto.
Il corpo di san Leopoldo resterà esposto fino al termine dell’anno santo della misericordia
«Padre Leopoldo continui a manifestare il suo carisma di annunciatore della Divina Misericordia, in perfetta sintonia con il messaggio del papa – conclude padre Flaviano – I padovani e i pellegrini si sentano invitati, per mezzo di san Leopoldo, ad accogliere la misericordia del Signore e a diventare operatori di misericordia proprio come lui. Questo invito è rivolto sia ai sacerdoti che ai laici».