Cinque film a Montagnana per scoprire la bellezza della misericordia
Al cinema Bellini, dal 17 marzo, tornano i “laboratori di laicità” con due obiettivi: da un lato proporre ai circa duecento spettatori abituali una lettura diversa dei film di qualità; dall’altro avvicinare i fedeli del vicariato all’utilizzo del cinema come strumento di riflessione.
Il cinema incontra la pastorale per diventare uno strumento di crescita interiore
È questa la brillante intuizione della rassegna “Lo sguardo aperto. Mio fratello che guardi il mondo” promossa dal cinema teatro Bellini di Montagnana in collaborazione con l’Azione cattolica e il vicariato di Montagnana-Merlara.
La proposta consiste in un percorso in cinque tappe per scoprire la bellezza della misericordia, a cui è dedicato questo anno santo, e i suoi due volti: da un lato il perdono dei torti subiti, dall’altro la cura di chi ci sta accanto.
Il primo appuntamento è in programma per giovedì 17 marzo al cinema Bellini di Montagnana alle ore 20.45 con la proiezione del film Malala, un ritratto della giovane pakistana vincitrice del premio Nobel per la pace nel 2014.
Giovedì 31 sarà proiettato invece Lettere di uno sconosciuto, un film che dipinge l’amore di un uomo per la moglie incapace di riconoscerlo perché affetta da amnesia.
Oltre ai diritti e alla fedeltà, altri temi toccati saranno il perdono con Rams (7 aprile), la ricchezza nascosta nella disabilità con Io sono Mateusz (14 aprile) e l’imprevedibilità delle nostre scelte di vita con la commedia Se Dio vuole (20 aprile).
I film scelti non trattano temi religiosi, ma si prestano a una lettura in chiave pastorale.
Alla proiezione di ciascun film seguirà infatti l’approfondimento, da parte di un esperto, di alcuni aspetti toccati dall’opera. Anche il pubblico presente in sala sarà chiamato a confrontarsi sui temi affrontati per poi condividere insieme le riflessioni emerse dal dibattito.
«La proposta audiovisiva – spiega Sante Pirondini, responsabile della rassegna – è potentissima. Favorisce infatti l’immedesimazione del pubblico con i protagonisti, abituandolo a mettersi nei panni degli altri anche nella vita reale. Inoltre permette di affrontare temi profondi da un punto di vista pastorale. La sala diventa così un punto d’incontro per esperienze diverse».
Ed è proprio la volontà d’incontro ad aver ispirato il nuovo format dell’iniziativa.
La scelta di inserire la rassegna all’interno della programmazione annuale del cineforum della sala della comunità di Montagnana, risponde a due obiettivi: da un lato proporre ai circa duecento spettatori abituali una lettura diversa dei film di qualità; dall’altro avvicinare i fedeli del vicariato all’utilizzo del cinema come strumento di riflessione.
L’iniziativa “Lo sguardo aperto”, che rientra nella programmazione nazionale dell’Acec (Associazione cattolica esercenti cinema), affonda le proprie radici nei “laboratori di laicità” dell’Azione cattolica, attivi fino a qualche anno fa.
Si trattava di una rassegna di film proiettati in alcune sale della comunità della diocesi e dedicati a temi specifici, a cui seguiva una serata di discussione. Una volta terminata questa esperienza a causa della mancanza di risorse, Montagnana ha deciso non soltanto di portarla avanti, ma addirittura di rinnovarla, in modo da renderla più efficace.
«Noi volontari del Montagnana film forum, associazione che gestisce il cinema-teatro – afferma Sante Pirondini – teniamo conto di un possibile laboratorio pastorale già in fase di programmazione del cineforum, perché alcuni film più di altri si prestano a una sensibilità cristiana. Il nostro obiettivo infatti è proporre un valido percorso di crescita non solo personale, ma anche spirituale».
Per informazioni: www.bellinicinemateatro.it