Storie

Claudia Munari, la Cla, come la chiamano amici e familiari, è nata nel 1999. Studia all'Università di Padova per diventare maestra di asilo nido. Pratica sport, la danza classica, ed è scout praticamente dalla nascita. Fin qui tutto nella norma. Claudia però è nata con una malformazione alla mano destra: ha tre dita in meno. Questa diversità nel corso degli anni le ha creato qualche difficoltà, ma le ha fatto capire anche che la disabilità non impedisce di fare grandi cose. Con art4sport, l'associazione ispirata alla storia di Bebe Vio, a fine marzo sarà a Cortina per lo ski4sport, evento giunto alla settima edizione. 

La foto di Claudia è di Gianluca Zahtila.

Settant’anni fa iniziava a Padova il “Grande passaggio” della statua della Madonna che in quasi due anni avrebbe toccato tutte le comunità della diocesi.  Un viaggio che, per il momento storico e per il clima religioso e sociale in cui si compiva, suscitò un’incredibile ondata di partecipazione e di devozione concludendosi solennemente l’8 dicembre dell’anno dopo nella basilica del Santo davanti a una folla straripante. 

Il telefono suona in continuazione, sono i tanti condomini che cercano l'aiuto di una figura imparziale per risolvere le questioni più variabili. Per tutti, il ragionier Alfredo Gambato ha una parola di risoluta cortesia perché esser l'amministratore di un condominio è più simile a una partita a scacchi che a qualunque altra attività. "C'è chi pensa che il condominio sia casa propria ma sta sbagliando: è casa di tutti".

La Saimp, un’azienda modello, un pezzo importante della storia industriale di Padova che non va dimenticato. Sorta al confine tra l’Arcella e Pontevigodarzere, diventerà un punto di riferimento nell'imprenditoria nazionale e internazionale. Negli anni Sessanta, SAIMP, che insieme alla consociata SAIMCA, conta più di mille dipendenti, è il più grande produttore italiano di macchine utensili e il quinto a livello mondiale: forniva componenti per Ferrari, Fiat, Volkswagen e Lamborghini. Poi, dalla metà degli anni Ottanta, pian piano arriva il declino. E nel 2010 lo stabilimento viene abbattuto. Nell’area viene realizzato un centro commerciale, metafora del divenire della nostra società.Saimp

Nata per ringraziare il Signore per la fine della Seconda guerra mondiale, la corale Perosi di Villanova di Camposampiero ha avuto in Giovanni Peron il suo organista per oltre quattro decenni, al punto che la storia dell'una e la vita dell'altro sono indissolubilmente intrecciate. Nonostante non ricopra più alcun ruolo ufficiale, Peron è ancora oggi l'anima del coro, che continua a seguire e sostenere in tutte le sue attività - in particolare per le feste natalizie - accanto al servizio in parrocchia nell'animazione musicale delle liturgie.

Sulla targhetta un po' arrugginita e consumata dal tempo di legge "Officine ferroviarie meridionali. Napoli – 1916". Ha oltre un secolo di vita ed è una delle curiosità del quartiere Arcella, o meglio della parrocchia di San Lorenzo da Brindisi, in via Perosi. Nel cortiletto c'è un vagone di un treno, utilizzato oggi dal gruppo scout, ma in passato usato come mezzo postale e, probabilmente, trasporto animale. Ma non è tutto: per un lungo periodo c'è stato anche un autobus, anch'esso utilizzato come spazio per stare assieme. 

La Chiesa cattolica da sempre si adopera per la cessazione della violenza, per il ristabilimento della pace e della convivenza fra tutti gli abitanti del Paese, anche grazie alla storica visita di papa Francesco a fine 2015. Nonostante le ricchezze naturali, in vent'anni la situazione della popolazione è peggiorata. Giovedì 28 febbraio a Padova, mons. Nestor-Désiré Aziagbia, presidente della Conferenza episcopale centrafricana

C'è chi cerca un letto meno duro della strada per dormire sereno, al caldo, dopo una doccia e un piatto di pasta. E c'è chi, invece, vuole sentirsi chiamare per nome, trovare un volto amico ad accoglierlo per superare l'inverno e le notti più rigide. Una protezione umana si cela nelle esperienze di Caritas e delle associazioni attive durante il piano per l'accoglienza invernale dei senza fissa dimora. Una rete nella quale l'organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana gestisce tre spazi messi a disposizione da altrettante parrocchie: San Benedetto con sei posti, Altichiero con tre e Voltabarozzo con dieci letti. Dal ragazzo italiano senza un lavoro stabile al kosovaro arrivato in Italia da bambino e orfano ha conosciuto solo la vita di strada. 

Hotel abbandonati, lavoro sempre più precario, concorrenza agguerrita, nuovi stili di turismo. Viaggio tra le incognite del termalismo euganeo. Già negli anni Settanta nel bacino termale erano state avviate forme di welfare per sostenere i lavoratori nei periodi morti. Una conquista che non ha saputo reggere il peso della crisi. Siamo arrivati ad avere alberghi a 30 euro pensione completa. Quasi quasi conviene venirci ad abitare...

Una vita sospesa tra due mondi così lontani che nemmeno Google Maps riesce a tracciare la distanza. Tra Cittadella e Urubamba, in Perù, Piero Segna, allenatore di calcio degli Esordienti della Luparense, ha costruito la sua vita. Nelle terre andine ha conosciuto sua moglie, ha insegnato italiano e dopo diversi viaggi si è stabilito lì per quattro anni. Qui ha conosciuto Melquiades Ayerbe Flores, un laureato in teologia, e hanno aperto un'accademia per togliere i ragazzi dalla strada. Si chiama Crisma, in onore di Cristo e Maria.  

Per i genitori è stato un regalo inaspettato, dopo anni di tentativi andati a vuoto. Francesco, che oggi ha due anni e mezzo ed è affetto dalla sindrome di Down, non sarebbe mai nato se mamma Sabrina avesse ascoltato i consigli dei medici. Invece oggi, con il suo sorriso pieno di dolcezza, conquista chiunque lo incontri. E con l'arrivo della sorellina è diventato l'ometto di casa.

Alba ha 9 anni, è una bimba sveglia e vivace, frequenta la terza elementare a San Pietro Viminario e quando va a scuola deve portarsi lo scaldino. Alba Aldrigo è nata nel 1900 e la sua storia è raccontata da una nipote, Maria Tietto, che colpita da quanto le è accaduto ha deciso di scrivere un racconto breve e una poesia e di dar vita ad un progetto da portare nelle scuole per parlare del fuoco. Alba infatti il 26 gennaio del 1909 durante il tragitto da scuola a casa è vittima di un terribile incidente. La sua vicenda dolorosa servirà a migliorare le condizioni di vita nelle scuole del sud di Padova, con l'installazione di stufe in terracotta nelle classi. "Alba e i giorni della merla", questo il titolo del racconto, viene presentato ufficialmente proprio il 26 gennaio, a 110 anni dalla tragedia, a San Pietro Viminario, alle ore 16, nella sala comunale Mortin.