Ucraina. Un ponte per: no alla follia della guerra, l'Italia sia neutrale
"Si ritirino i soldati dal fronte, invece che aumentarli, si dichiari l'indisponibilità all'allargamento della Nato". L'appello lanciato dalla ong a fronte della possibile situazione di conflitto che si sta configurando da alcune settimane al confine tra Ucraina e Russia
"La strada per la pace c'è sempre. Si chiama equa distribuzione delle risorse, disarmo e sicurezza condivisa, multilateralismo. Su questa strada vorremmo che il nostro Paese desse un contributo, dismettendo l'attuale estremismo atlantico e dichiarando la propria neutralità attiva. Si ritirino i soldati dal fronte, invece che aumentarli, si dichiari l'indisponibilità all'allargamento della Nato e comunque alla partecipazione in qualsiasi forma alla follia". E l'appello lanciato dalla ong Un ponte per a fronte della possibile situazione di conflitto che si sta configurando da alcune settimane al confine tra Ucraina e Russia. Il messaggio arriva anche in concomitanza con il viaggio a Kiev del ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, in Ucraina in queste ore.
"Tra i due litiganti il terzo muore", si afferma nel comunicato. "Il conflitto tra Stati Uniti e Russia si sta facendo sempre più pericoloso per la pace nel mondo e minaccia ormai la vita di milioni di uomini e donne inermi ed estranee alle logiche di potenza che si stanno dispiegando.
Da un lato- prosegue la nota- il cosiddetto Occidente vuole 'mantenere la supremazia', come hanno scritto recentemente i capi di stato dei paesi Nato. Dall'altro la Russia che, recuperando la sua antica vocazione imperiale, vuole essere riconosciuta come superpotenza'".
"Questa guerra- denuncia ancora Un ponte per- parla un linguaggio che è estraneo all'umanità e al buon senso. Non c'è nessuna supremazia che sia desiderabile mantenere, non c'è nessuna posizione di potenza che sia giusto perseguire". (DIRE)