La dedizione dei presepianti di Camin e Villa del Conte

Due presepi artistici, quello di Villa del Conte, nella parrocchia dei santi Giuseppe e Giuliano, e quello di Granze di Camin, della parrocchia del Santissimo Salvatore, che hanno sulle spalle un lungo passato. Quello di Villa del Conte addirittura 61 anni, fu allestito per la prima volta nel 1958 da Igino Tonin, inizialmente in maniera molto semplice, anche se già presentava gli effetti del giorno e della notte, la neve o la cascata d’acqua e poi con il tempo si è ampliato e si sono aggiunti particolari sempre più dettagliati. Quello di Camin invece è del 1983 e si ispira ogni anno a temi diversi: l’anno scorso, ad esempio, riproponeva alcuni dei più importanti quadri di Vincent Van Gogh, tra cui il "Seminatore al Tramonto”, immagine ripresa dalla diocesi per gli orientamenti pastorali, quest'anno il tema è incentrato sugli ultimi, i poveri.

La dedizione dei presepianti di Camin e Villa del Conte

Nel presepe artistico di Villa del Conte, nella parrocchia dei santi Giuseppe e Giuliano, in una scena casalinga, dove una famiglia si ritrova per i preparativi del Natale, appeso a una parete c’è un calendario del 1958, quando cioè per la prima volta Igino Tonin, a 17 anni, pensò di allestirlo. Inizialmente molto semplice, anche se già presentava gli effetti del giorno e della notte, la neve o la cascata d’acqua, con il tempo e con l’aiuto dei fratelli, dei familiari e degli amici il presepe si è ampliato, sono arrivate le prima statue con movimento, si sono aggiunti particolari sempre più dettagliati.

Fino al 1987 era allestito nella navata laterale della chiesa, poi, con il centro parrocchiale nuovo, è stato spostato in una sala e lì rimane tutto l’anno. «Si apre con delle scene di vita contadina veneta – racconta Marinella Tonin, figlia dell’ideatore – poi è rappresentato il paradiso terrestre, quindi il tema della Natività con l’Annunciazione, la visita di Maria a Elisabetta, il censimento e la nascita. E si arriva a Gesù adulto con un accenno ai miracoli». Dall’anno scorso in una scena centrale, con lo sfondo del mare, è stato aggiunto un personaggio importante per il presepe: Igino, infatti, è mancato nel settembre del 2018 e i suoi amici per omaggiarlo e ricordarlo hanno deciso di collocarlo proprio là dove ha speso tanto tempo ed energia.

Si ispira invece a temi pastorali o di attualità il presepe della parrocchia del Santissimo Salvatore di Camin. «L’anno scorso  – racconta Paolo Boscaro, l’ideatore – riproponeva alcuni dei più importanti quadri di Vincent Van Gogh, tra cui il Seminatore al tramonto, immagine ripresa dalla Diocesi per gli orientamenti pastorali. Quest’anno invece ci saranno alcune scene di paesaggi di montagna e poi il tema incentrato sugli ultimi, i poveri. Quindi da una parte case signorili, dall’altra baracche e case povere, unite però da un ponte. Accanto anche scene bibliche come i Dieci comandamenti o l’Arca di Noè». Un allestimento di 120 metri quadrati che si arricchisce e perfeziona dal 1983. Il gruppo, coordinato da Boscaro, famoso a Camin per le sue abilità artistiche, è composto da una decina di appassionati amici, ognuno con una propria mansione: il tecnico dei movimenti, quello di elettronica e audio, chi cura la parte idraulica, chi si occupa dei dettagli interni delle abitazioni, i pittori. In passato sono state rappresentate anche Venezia, Monselice, Padova, Arquà Petrarca, la stessa Camin “di una volta” e anche Lucca, con la quale è gemellata.

Entrambi i presepi sono visitabili dalla notte di Natale, dopo la celebrazione della messa. Quello di Villa del Conte tutti i giorni fino all’Epifania, poi il sabato e la domenica oppure su richiesta. Accanto a questo presepe artistico, c'è anche una mostra di presepi da tutto il mondo (Info 049-5744084). A Camin è visibile nei giorni festivi al mattino prima e dopo le messe e al pomeriggio dalle 15 alle 18. Negli altri giorni dalle 15 alle 18 (Info 339-6137812).

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