Bucha e i fantasmi passati. Oltre le bombe, le tattiche d’assedio russe. Parla Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia
Ci sarà un prima e un dopo il massacro di Bucha? Le fotografie mostrano donne, uomini, persino cani, ammazzati dalla ritirata russa in questo paese di 30 mila abitanti vicino Kiev.
Bucha è la concretezza del concetto di crimine di guerra, un limite illusorio giuridico ed etico che l’uomo prova a darsi per “inquadrare” un’invasione armata. Illusorio, appunto, perché cambiano i contorni, solo quelli: «A caldo associo le immagini di Bucha alla pulizia etnica che venne fatta nel 1992 nei villaggi musulmani della Bosnia – commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia – La riflessione più a freddo, se così si può dire, è che dopo 30 anni ci risiamo, in tre decenni abbiamo...