Se questa è scuola per davvero. On line la lezione non funziona, la scuola non è un webinar in cui si spiega in concetto

Dal 5 novembre le scuole superiori hanno dovuto attivare la didattica a distanza che a differenza del primo lockdown prevede la presenza dell'insegnante a scuola che si collega con i suoi studenti. Una nota ministeriale prevede, in alcuni casi specifici, la possibilità per lo studente di frequenza in classe delle lezioni. Ma così, in un'aula vuota, uno studente, alle volte due, si ritrova da solo con l'insegnante che svolge la lezione verso il monitor. E' questa la scuola inclusiva di cui tanto si parla?

Se questa è scuola per davvero. On line la lezione non funziona, la scuola non è un webinar in cui si spiega in concetto
Corridoi silenziosi, classi deserte, banchi ben distanziati ma vuoti, insegnanti che svolgono le loro lezioni parlando verso un monitor o verso la lavagna interattiva multimediale. In qualche aula capita di incontrare uno, alle volte due studenti, seduti al loro banco. Questo è lo scenario scolastico che dal 5 novembre coinvolge le scuole secondarie di secondo grado. L’impatto è molto forte. Le lezioni sono online, di 45 minuti per permettere una pausa video e per motivi di sicurezza. In questa didattica a distanza, dove la...