I privati in campo per la scuola. Una Fondazione che raccoglie, entro il 2029, 50 milioni di euro da aziende, privati e bandi

UniCredit, Banco Bpm, Enel Italia S.p.A, Leonardo S.p.a. e Autostrade per l’Italia, unite nella proposta di una “Fondazione per la scuola”

I privati in campo per la scuola. Una Fondazione che raccoglie, entro il 2029, 50 milioni di euro da aziende, privati e bandi

E’ un segnale forte quello che viene dall’iniziativa presentata alla fine di giugno e che vede protagoniste aziende del calibro di UniCredit, Banco Bpm, Enel Italia S.p.A, Leonardo S.p.a. e Autostrade per l’Italia, unite nella proposta di una “Fondazione per la scuola” che – spiega una nota di Viale Trastevere – “opererà in coordinamento con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per recepire le esigenze territoriali e ottimizzare l’allocazione di risorse, attraverso lo sviluppo di progetti e bandi nazionali”. Contestualmente alla presentazione della Fondazione – avvenuta a Milano, nella sede prestigiosa e simbolica della Biblioteca Ambrosiana – è stato anche firmato un apposito Protocollo d’intesa della stessa con il Ministero dell’Istruzione. Un avvio, dunque, all’insegna della piena collaborazione con le istituzioni, rappresentate dallo stesso ministro Giuseppe Valditara.
E proprio Valditara ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, ricordando tra l’altro che “nei Paesi Ocse la media degli investimenti privati nella scuola rappresenta il 2% dell’investimento complessivo nel settore, in Italia è solo lo 0,5”. Ben venga dunque chi vuole investire, perché “la scuola è il pilastro per lo sviluppo del nostro Paese” ed è certamente auspicabile “una grande alleanza tra pubblico e privato”. In questa prospettiva – ha spiegato il Ministro – “è importante incoraggiare anche gli investimenti del mondo dell’imprenditoria e della finanza per contribuire a supportare, in sintonia con le politiche pubbliche, il sistema scolastico rendendolo sempre più competitivo. In questa direzione – ha concluso – va la costituzione della Fondazione per la Scuola Italiana. Ringrazio coloro che hanno creduto sin dall’inizio in questo progetto decidendo di aderirvi con importanti finanziamenti”.
Già, finanziamenti. L’obiettivo della neonata Fondazione è quello di raccogliere, entro il 2029, 50 milioni di euro da aziende, privati e bandi, cominciando da una raccolta di10 milioni di euro già nel primo anno di attività. Fondi che dovrebbero essere investiti con una azione coordinata dal Ministero dell’Istruzione, cui toccherà stabilire le priorità degli interventi, a supporto delle scuole del Paese da Nord a Sud.
L’aspirazione della Fondazione – ha spiegato il presidente Stefano Simontacchi – è quella di “instaurare un dialogo virtuoso tra aziende e istituti per contribuire a rafforzare ulteriormente il sistema scolastico per affrontare le sfide di oggi e di domani”. Questo, attraverso “un sostegno economico concreto alle istituzioni scolastiche italiane”, nella convinzione dell’importanza dell’intervento privato a favore della scuola per costruire un sistema davvero capace di “dare ad ogni alunno la possibilità di crescere con le conoscenze e le competenze che gli consentano di vivere la propria vita in linea con le proprie inclinazioni ed aspirazioni”.
Resta decisivo, in questo scenario, il ruolo di guida e di coordinamento del Ministero. Perché l’intervento dei privati nel mondo della scuola, pur auspicabile e necessario, occorre che resti sempre nel quadro delle linee generali dell’istruzione pubblica, con l’attenzione ai temi dell’inclusione e delle pari opportunità. A questo concorre la garanzia ministeriale per concretizzare al meglio una importante opportunità.

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Fonte: Sir