In Italia ci sono attualmente 2.407.626 positivi per Covid-19, 68.888 in meno rispetto a ieri.
Fatti
Alla vigilia del summit dell’Unione Africana in Etiopia, dall’organizzazione arriva un appello urgente ai leader africani a favore dei loro paesi e dei loro popoli. Nella regione sub-sahariana muore di fame 1 bambino ogni 30 secondi. Nel 2020 il 60% della popolazione africana (800 milioni di persone) colpito da insicurezza alimentare; 93 milioni di persone in 36 paesi sono sull’orlo della carestia
I presidenti di Uciim e Anp analizzano il momento attraversato dalle scuole italiane e le difficoltà. Di Prima: "A seguito dell'elevato numero di contagi sono stati delegati al dirigente controlli esclusivamente di tipo sanitario". Giannelli: "Ci sia dato accesso alla banca dati delle vaccinazioni per velocizzare le procedure"
Si prevede che nel 2022, circa 850mila bambini soffriranno di malnutrizione grave nelle 4 regioni a causa di diverse cause, fra cui conflitto, siccità e recessione economica. Oltre 155mila minori nelle zone pianeggianti delle regioni dei Somali e Oromia non vanno a scuola per aiutare a cercare acqua
Stefano Ceccanti, deputato Pd, per molti è l’artefice del Mattarella bis. «Dalla scelta del presidente dipendevano anche le sorti del Governo, evitato il caos»
Al confine con l’Ucraina orientale dallo scorso novembre il governo russo sta ammassando migliaia di soldati, contromossa alla strategia di allargamento verso Est della Nato. Pronto allo “stato di allerta” il contingente americano in caso di invasione, meno coesa la strategia degli altri Paesi dell’Alleanza atlantica. Nonostante il clima, lo scacchiere internazionale prova la strada della diplomazia. Ballano diversi interessi, uno su tutti la dipendenza energetica dell’Europa
È fuori spettro. Non fa notizia. Eppure il Mali (24° Paese più esteso del pianeta, 20 milioni di abitanti) si dimostra una polveriera.
A essere colpiti sono maggiormente le donne e chi ha meno di 35 anni. «Ho un contratto a 18 ore, dovrei occuparmi di servire i piatti alla mensa militare pubblica per la quale lavoro, ma stamattina, per esempio, mancava il cuoco e ho cucinato io per 250 persone. Se c’è da scaricare bancali da 20 chili me ne occupo io; se ci sono tante altre incombenze e manca personale, me ne occupo sempre io. Fa bene chi può a stare a casa con il reddito di cittadinanza».
La pandemia ha scoperchiato un sistema sanitario nazionale sempre meno appetibile su cui pesa e peseranno i prossimi pensionamenti senza ricambio
Erick Vianna probabilmente non scriverà il suo nome nell’albo delle Olimpiadi invernali non per demeriti sportivi, ma perché è il primo, fra gli atleti di Pechino 2022, positivo al Covid-19.
Un rettangolo sopraelevato da attraversare a piedi o in bici per andare dal centro all’Arcella e viceversa. Un progetto per ripensare all’insieme e alla mobilità cittadina
Parla Mario Bertolissi. La fragilità dei partiti, l’incompetenza dei parlamentari, l’importanza di Mattarella e la necessità di un ritorno al proporzionale puro
A volte è il giornalismo a fare la storia, non solo ad accompagnarla: Oriana Fallaci, Tiziano Terzani e ora Tito Stagno, che ci ha lasciato all’età di novantadue anni, ne sono stati la prova. I non giovanissimi ricorderanno l’allunaggio dell’Apollo 11 con la storica querelle tra due amici, lui e l’altra icona giornalistica di quegli anni, Ruggero Orlando, sul momento preciso dell’arrivo sul satellite. Ci ha lasciato un professionista che ha conosciuto il mondo sotto tutte le sue sfumature, perché Tito Stagno ha incontrato altre icone, non più solo sportive, come John Fitzgerald Kennedy , il patriarca Atenagora, papa Giovanni XXIII e un altro papa, Paolo VI che fu da Stagno “accompagnato” nelle telecronache dalla Terrasanta e dagli Stati Uniti.
“Sembra ancora prevalere la strategia, soprattutto nei servizi e un po’ meno nell’industria, del lavorare peggio ma comunque lavorare”, afferma il vicepresidente delle Acli commentando al Sir i dati diffusi oggi dall’Istat. “Il calo dei posti permanenti registrato negli ultimi mesi fa pensare che si navighi un po’ a vista”
1.500 persone uccise di cui almeno 100 bambini; 12 mila arresti indiscriminati; distruzione di interi villaggi e un numero crescente di sfollati interni. Ma anche cristiani e luoghi di culto presi di mira, giornalisti perseguitati e testate indipendenti chiuse. “Ad un anno dal colpo di stato, il Myanmar è stato inghiottito in un'orribile crisi umanitaria e dei diritti umani”, dice al Sir Benedict Rogers, giornalista, scrittore e attivista. “È sbalorditivo che questa catastrofe in corso non abbia causato più proteste”, aggiunge indignato. “A parte qualche sanzione e alcune dichiarazioni, il mondo democratico è stato pericolosamente silenzioso, o almeno tiepido. È tempo che il mondo si faccia avanti e agisca”. Due gli interventi immediati e prioritari: "imporre un embargo globale sulle armi e rispondere con assistenza umanitaria di emergenza, in particolare agli sfollati ai confini del Paese”.