La storia di Reschigliano
Dalla decima papale del 1297 risulta che la chiesa era intitolata a san Daniele diacono e martire padovano e soggetta alla pieve di Villanova. Nel 1951 fu posta la prima pietra della nuova chiesa nel centro del paese, ma dopo poco i lavori si arrestarono. Nel 1971 fu abbandonato il vecchio disegno e fu progettata una nuova chiesa di concezione post-conciliare, la cui costruzione terminò nel 1976.
Il toponimo ricorre di frequente nel medioevo: Riscillano in un atto di vendita del 1146, Rescellano nel 1160, Reskellano o Runchis de Riskellano nel testamento di Speronella Dalesmanini del 1192, che lasciò parte dei suoi beni alla chiesa locale.
Dalla decima papale del 1297 risulta che la chiesa era intitolata a san Daniele diacono e martire padovano e soggetta alla pieve di Villanova.
Nel 1566 il visitatore Girolamo Vielmi trovò la chiesa in condizioni disastrose. Le cose non migliorarono nelle prime visite del vescovo Ormaneto, che ingiunse all’arciprete di Villanova di ripristinare la chiesa. Per la terza visita, nel 1599, l’edificio era ricostruito e svolse il suo compito fino al Novecento, quando l’aumento della popolazione ne richiese l’ampliamento, eseguito tra il 1907 e il 1922. Ma la chiesa, a ridosso di Codiverno, era marginale rispetto allo sviluppo dell’abitato.
Nel 1951 fu posta la prima pietra della nuova chiesa nel centro del paese, ma dopo poco i lavori si arrestarono.
Costruite canonica e scuola materna, per recuperare materiale si demolì la vecchia chiesa e il campanile, e la sala del cinema fu impiegata come luogo di culto.
Nel 1971 fu abbandonato il vecchio disegno e fu progettata una nuova chiesa di concezione post-conciliare, la cui costruzione terminò nel 1976.
La sala cinema è stata ristrutturata nel 2001 e utilizzata come centro parrocchiale.