La storia di Maserà
La storia di Maserà
Il nome Maserà potrebbe derivare da “maceria”, in riferimento alle rovine lasciate dai longobardi nel 568. Sicura comparsa della località di Maserà è in un atto notarile dell’874, nel quale il vescovo Rorio donava al monastero di Santa Giustina una cappella dedicata a san Martino confessore in territorio di Maserada, che egli stesso aveva fatto costruire e consacrare.
Nel 970, il vescovo Gauslino riconfermò la donazione degli antichi possedimenti, tra cui una cappella titolata a Santa Maria, con i beni annessi: era una nuova chiesa, sorta nel frattempo, che sarebbe divenuta la parrocchiale di Maserà, mentre la precedente San Martino è oggi Ronchi di Casalserugo. La pieve comprendeva Casalserugo, Ronchi, Ca’ Murà, Cornegliana, Polverara, Carpanedo, Albignasego, Lion, San Giorgio “delle chiusure”. Nel 1496, fu edificata una
nuova chiesa, di stile romanico.
Nel Novecento è stata ripetutamente restaurata, ma era oramai insufficiente. Ne fu costruita una nuova, inaugurata nel 1968 con ampi spazi anche nella cripta sottostante. L’antica arcipretale è stata recentemente restaurata, dopo il crollo del tetto del 1992. Nel 2005 è stato
completato l’ampliamento della materna Maria Bambina.