La storia di Corte
Corte è stata a lungo il centro principale del vasto territorio donato da Berengario I al vescovo di Padova nell'897. La chiesa era dedicata all’apostolo Tommaso ed esisteva già prima del 863: all’inizio del XIII secolo le erano soggette le chiese di Boion, Campolongo Maggiore e Rosara; verso la fine anche Sandon, Terranova e Vigobragano (oggi Granze di Camin).
Nell’anno 897 Berengario I donò al vescovo di Padova Pietro tutto il territorio tra la laguna, il Cornio e il Bacchiglione.
Capoluogo di queste terre era “villa Sacci”, chiamata successivamente anche “vicus Sacci”, “villa de Curte”, ossia Corte.
La chiesa era dedicata all’apostolo Tommaso ed esisteva già prima del 863, quando l’imperatore Lodovico II l’aveva confermata tra i beni del monastero veronese di San Zenone. Un documento del 1141 la ricorda come pieve, uno del 1160 come collegiata di cinque membri. Che fosse ricca lo si deduce dai documenti diocesani e papali del 13° secolo che ne descrivono rendite e decime.
All’inizio di quel secolo le erano soggette le chiese di Boion, Campolongo Maggiore e Rosara; verso la fine anche Sandon, Terranova e Vigobragano (oggi Granze di Camin).
Nel 1571 l’antica arcipretale a tre navate venne ricostruita.
Restaurata nel 1753, fu demolita e sostituita da un nuovo edificio nel 1937, sempre a tre navate e in stile romanico, inaugurato l’anno seguente. Nel 1954 una folgore danneggiò chiesa e campanile. Questo fu ricostruito nel 1955, mentre la chiesa restaurata prontamente, fu consacrata nel 1957.