Dal Municipio al Campanile. Conselve

Il sindaco: «Vorrei che la zona industriale potesse diventare simile alla Zip di Padova. Nel 2026 vedremo in funzione la nuova cittadella scolastica, aspettando quella della salute». Il parroco: «Dal centro sociale parrocchiale Tarcisio Peraro all’attenzione verso i più fragili, gli stranieri e le persone con disabilità. Al Duomo ci sono tre cori parrocchiali»

Dal Municipio al Campanile. Conselve

Valorizzare il territorio, sia dal punto di vista agricolo, naturale vocazione per Conselve, ma anche dal lato industriale e artigianale, promuovendo servizi attrattivi per le famiglie. Sono alcuni dei punti di forza dell’azione amministrativa che intende perseguire il sindaco Umberto Perilli, eletto nel giugno 2022 con la civica Conselve riparte. Per quanto riguarda il settore primario il primo cittadino racconta: «Abbiamo uno stretto contatto con la “Conselve vigneti e cantine”, cooperativa vitivinicola che opera in un vasto territorio, parte del quale vede anche al coltivazione del Friularo, vitigno autoctono che anche noi come Comune più grande del comprensorio siamo impegnati a promuovere, facendo anche da trait d’union con i rappresentanti politici regionali e nazionali». A Conselve però vi è una ampia zona industriale, la seconda della provincia per estensione, che ha vissuto un periodo florido negli anni Ottanta, per poi vedere un rallentamento, anche a causa del fallimento della società Attiva srl, che gestiva tutta l’area per conto dei Comuni del Conselvano. «Abbiamo ripreso e stiamo sviluppando un tavolo di lavoro con Bagnoli, Arre e Tribano, con le associazioni di categoria degli imprenditori oltre che quelle sindacali, allo scopo di riqualificare l’area, per esempio con un sistema unico di videosorveglianza». L’auspicio del primo cittadino: «Vorrei che la zona industriale del Conselvano potesse divenire qualcosa di simile alla Zip di Padova». Perilli è impegnato, con il resto della giunta comunale, a seguire la puntuale esecuzione delle opere finalizzate alla nuova cittadella scolastica: «Per l’inizio dell’anno scolastico 2026, avremo una nuova e unica scuola primaria, come anche la secondaria di primo grado». Una serie di opere, il cui iter fu avviato dalla precedente amministrazione Boccardo-Ruzzon, cui va il merito di aver concorso per il Pnrr, ma che l’attuale giunta ha modificato, rendendo i progetti più vicini alle effettive necessità della Conselve dei prossimi anni. «Abbiamo allo studio, in fase avanzata, anche tutta la questione della viabilità per rendere snello il traffico in entrata e uscita dalla futura cittadella scolastica». Per le nuove scuole verranno investiti circa 15 milioni di euro, per buona parte da fondi Pnrr, ma anche con un consistente contributo del Comune. A tale proposito il sindaco Perilli ricorda: «A breve partiranno anche i lavori del nuovo palazzetto dello sport». Non lontano dalle scuole c’è anche la Casa di riposo Beggiato, Ipab con oltre 120 anni di storia alle spalle: «È stato nominato il nuovo consiglio, che ha un preciso mandato, quello di accelerare i tempi per la realizzazione della nuova casa di riposo, che consentirebbe di raddoppiare i posti letto, passando dagli attuali 120 a 240». A poche decine di metri l’ospedale Santa Maria: «Siamo in contatto costante con l’Ulss 6 Euganea che su Conselve sta impegnando risorse importanti per la messa a norma del monoblocco da un lato e per la costruzione della nuova casa della comunità, mentre vengono confermati i reparti di riabilitazione e l’ospedale di comunità», conferma il sindaco, che pensa alla futura cittadella sanitaria. Un sogno nel cassetto del sindaco? «La realizzazione di una via di superficie che colleghi Conselve a Padova e viceversa: sarebbe utile sia per chi va verso Padova, ma anche per chi potrebbe arrivare nella zona industriale dal capoluogo».

Comunità ricca di proposte

«Una comunità con tante proposte e piuttosto articolata». È questa la fotografia che fa della parrocchia di Conselve l’arciprete don Claudio Zuin, che la guida dall’autunno del 2018. Le comunità parrocchiali in realtà sono tre: quella di San Lorenzo con il Duomo e le due delle località di Palù e Beolo. Conselve è comunque centrale, non solo per le due parrocchie periferiche, ma anche per tutto il territorio del Conselvano che va da Cartura fino ad Anguillara Veneta. «Le attività parrocchiali sono svolte soprattutto a Conselve, ma vengono valorizzate anche le due comunità minori». Al Palù, l’antica chiesa intitolata a san Giovanni Battista decollato e risalente alle seconda metà del Cinquecento, voluta dai signori Lazara, sorge accanto alla chiesa intitolata alla Beata Vergine Immacolata ed edificata alla fine degli anni Cinquanta. Di poco anteriore quella del Beolo, intitolata ai Santissimi Cuori di Gesù e Maria. Nelle due località viene garantita la celebrazione della messa domenicale, al Palù è attivo anche il coro che canta e cura la liturgia, mentre al Beolo vengono celebrate anche le messe feriali due volte la settimana. Le attività associative e la catechesi vengono svolte tutte a Conselve, che ha diverse strutture a disposizione, dal patronato al centro sociale parrocchiale Tarcisio Peraro. «Una ricchezza per la nostra comunità è rappresentata dalla presenza dei padri Canossiani, che vivono in patronato e ne curano parte delle attività». Sulle orme della fondatrice santa Maddalena di Canossa, inoltre, viene valorizzato il carisma della carità che si concretizza nell’attenzione ai poveri e alle persone fragili, negli aiuti concreti, nell’assistenza a bambini e ragazzi con attività pluriennale di doposcuola, ma anche nei corsi di alfabetizzazione che ogni domenica richiamano a Conselve uomini e donne stranieri. In questa attività, che viene coordinata dalla Caritas parrocchiale, sono coinvolti alcune decine di conselvani, anche parecchi giovani. Una comunità attenta alle persone che trova espressione anche nei gruppi Raggi di sole e Orchidea, che rappresentano anche un bel sostegno per le famiglie con figli o persone con disabilità. «A livello associativo c’è una solida e storica presenza dell’Azione cattolica e degli scout dell’Agesci Conselve 1», sottolinea don Zuin. L’Ac vede la sua articolazione dai bambini dell’Acr agli politici regionali e nazionali». A Conselve però vi è una ampia zona industriale, la seconda della provincia per estensione, che ha vissuto un periodo florido negli anni Ottanta, per poi vedere un rallentamento, anche a causa del fallimento della società Attiva srl, che gestiva tutta l’area per conto dei Comuni del Conselvano. «Abbiamo ripreso e stiamo sviluppando un tavolo di lavoro con Bagnoli, Arre e Tribano, con le associazioni di categoria degli imprenditori oltre che quelle sindacali, allo scopo di riqualificare l’area, per esempio con un sistema unico di videosorveglianza». L’auspicio del primo cittadino: «Vorrei che la zona industriale del Conselvano potesse divenire qualcosa di simile alla Zip di Padova». Perilli è impegnato, con il resto “adultissimi”, passando per i “giovanissimi”, i “giovani” e gli “adulti”, così come gli scout hanno il Branco dei lupetti, gli Esploratori, il Clan e la Comunità capi. È presente in parrocchia da molti anni anche il Gruppo famiglie. In patronato un’attività che merita attenzione è la “Betoea”: «Durante la sagra di sant’Agostino a fine agosto oltre 150 volontari lavorano per lo stand e la pesca di beneficenza con grande impegno». Il Duomo è il fulcro della vita liturgica della comunità: «Abbiamo un bel gruppo di lettori e cantori e tre cori parrocchiali, corale San Lorenzo, coro Voci in letizia e coro Jubilate», ricorda don Claudio, che viene supportato nelle attività dal vicario don Ivan Catanese, dai collaboratori pastorali don Gianni Masin e mons. Silvano Silvestrin, con quest’ultimo che ha la cura spirituale dell’ospedale e Casa di riposo Beggiato, e dai tre canossiani, padre Tadeo, padre Samuel e padre Graziano. Sul retro del Duomo sorge il centro sociale punto di ritrovo per una partita a carte, biliardo, bocce, ma anche promotore di diverse iniziative culturali: «Alcune vengono proposte d’intesa con il Comune con cui vi è una bella collaborazione, nel rispetto dei ruoli».

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