Tornano le giornate Fai di primavera. Le bellezze del nostro paese sotto i riflettori
Villa Giusti del Giardino, dove fu firmata la pace tra italiani e austro ungarici il 3 novembre 1918, viene aperta al pubblico sabato 21 e domenica 22 marzo. Pure palazzo Orsato, dimora della famiglia Giusti del Giardino in via San Francesco, viene mostrato, ma solo ai soci Fai. Altri luoghi da visitare in provincia di Padova grazie al Fai sono le due aree archeologiche di Montegrotto Terme, l'idrovora di Codevigo e la Villa dei Vescovi a Luvigliano.
Due giorni per scoprire l’Italia, le sue moltissime bellezze storico artistiche e il suo patrimonio ambientale con 780 visite organizzate in tutta la penisola dagli “aspiranti ciceroni” del Fai (Fondo per l’ambiente italiano). Appuntamento, dunque, sabato 21 e domenica 22 marzo con i monumenti eccezionalmente aperti in occasione della 23a edizione delle Giornate Fai di primavera.
Quest’anno la delegazione di Padova ha deciso di mettere in evidenza il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia proponendo la visita al luogo dove si siglò la pace il 3 novembre 1918: villa Giusti Del Giardino (via Armistizio 277 alla Mandria). L’accordo fu firmato nella sala al piano nobile, rimasta oggi come allora per volere della contessa Lucia Giusti del Giardino, verso le 18 del 3 novembre 1918. Ovviamente non poteva mancare la visita al palazzo in città della famiglia: è così aperto palazzo Orsato De Lazara Giusti Del Giardino in via San Francesco 87 (solo per gli iscritti Fai).
Altre mete in provincia sono le due importanti aree archeologiche di Montegrotto Terme: il complesso termale in via Scavi 14 e la villa di età romana degli inizi del primo secolo dopo Cristo (via Neroniana 21/23 presso l’hotel Terme Neroniane). Altra meta riguarda l’archeologia industriale con l’apertura e la visita dell’impianto idrovoro a Santa Margherita di Codevigo, a cura del gruppo Fai giovani, con numerose iniziative collaterali. Infine la splendida Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, bene del Fai, con le sue iniziative legate all’antico brolo ora riaperto.
Le visite sono tutte gratuite, ma il Fai chiede ai visitatori un contributo per sostenere e proteggere i tesori del nostro paese. Tutte le prenotazioni di sabato 21 e domenica 22 si effettuano sul posto (info: 392-3991426). Il censimento 2014 dei “Luoghi del cuore” ha fatto emergere, in provincia di Padova, quattro beni da salvare: l’antica parrocchiale di San Nicola a Ponte San Nicolò (1° classificato), la grotta naturale termale di Sant’Elena a Battaglia terme (2° classificato), il capitello di Torreglia (3° classificato) e la chiesa di Sant’Antonino a Mejaniga (4° classificato). «Grazie a questa iniziativa – spiega Giulio Muratori, capo delegazione Fai di Padova – il Fai ha contribuito a salvare numerosi tesori attivando i comitati locali di cittadini, perché è il territorio che deve mantenere in vita questi tesori che devono tornare a essere cuore pulsante dei luoghi in cui sono inseriti da secoli. Questo è, ad esempio, quello che sta avvenendo ad Anguillara Veneta con il recupero dell’oratorio di Sant’Antonio, costruito nel ’600 per volere della Veneranda arca del Santo. I cittadini da tempo ne chiedevano il restauro conservativo e il Fai se ne è fatto portavoce, ma invitando gli anguillaresi a riappropriarsi e a far rivivere l’oratorio». Per informazioni e iscrizioni al Fai: www.fondoambiente.it