«Voglio seguire la strada di Gesù». Eliane, 10 anni, diventa cristiana assieme alle sorelle
Grande festa, a Limena, la notte di Pasqua. Vengono battezzate tre sorelle del Burkina Faso e una di loro – Eliane, dieci anni – vive questo momento insieme ai compagni del cammino di iniziazione cristiana che celebrano cresima ed eucaristia
«Ho 10 anni, sono nata a Cittadella, frequento la quinta elementare, abito a Limena. A scuola vado così così, però mi piacciono arte, scienze e geometria. Dopo la scuola vado ad atletica, facciamo un po’ tutte le specialità, soprattutto corsa, ma ho provato anche il salto in alto, anche se non sono molto brava. Mia sorella dice che sono testarda, brava quando voglio, simpatica e sorridente. Aiuto chi è in difficoltà e mi abituo facilmente alle persone».
Si presenta così Eliane Yabre, una ragazzina con lunghe treccine nere, due occhi vispi e un sorriso solare che contagia. Eliane ha chiesto di ricevere il battesimo. Dopo un lungo percorso di catechesi, insieme alla sorella Flora di 17 anni e alla sorellina Celeste di 7 mesi, la notte di Pasqua riceve – con i compagni del cammino di iniziazione cristiana – cresima ed eucarestia, oltre che il battesimo.
La famiglia viene dal Burkina Faso, la mamma è cattolica, mentre il papà, in questo periodo all’estero per lavoro, è protestante.
«Da piccola ho capito che avrei seguito la strada della mamma – racconta Eliane – e le chiedevo quando sarei stata battezzata. Un giorno le ho chiesto di poter seguire la strada di Dio. Essere battezzata per me significa essere vicino a Gesù, conoscere la sua storia, stare in una comunità dove altre persone sono come me, è come stare in una famiglia. Mia sorella mi ha affiancato in questo percorso e mi ha aiutata quando non sapevo o capivo qualcosa».
La famiglia Yabre è in Italia da dodici anni, Flora è nata in Africa e lì ha vissuto i primi cinque anni. Oltre a Flora, Eliane e Celeste, c’è anche Ernio, il fratellino di 2 anni, già battezzato. I nonni materni sono molto attivi nella chiesa del villaggio dove abitano: la nonna è catechista, il nonno ha un atelier per disabili.
«È un percorso emozionante quello che stiamo vivendo – afferma Flora, che frequenta l’istituto Ruzza con indirizzo odontotecnico – Tutti i miei compagni sono battezzati, io mi sentivo isolata, volevo far parte di una comunità. La mamma spesso mi racconta di quando era piccola e come partecipava alla vita della chiesa. Essere battezzata per me vuol dire entrare nel mondo di Dio. Dopo questo passo, da un lato sarò sempre la stessa, ma da un altro cambierò: cercherò di ascoltare di più e mi sentirò più vicina ai miei amici».
Mamma Roselyne è molto attenta, sempre presente nei momenti di catechesi, disponibile e gioiosa. E molto emozionata: «Ringrazio continuamente il Signore – afferma – le mie figlie hanno scelto liberamente di seguire questa strada. Io parlo con loro di Dio, di Gesù, di Maria. Da piccola volevo diventare suora, cantavo e ballavo in chiesa. La notte di Pasqua sarà una grande festa per la nostra famiglia, anche per i nonni in Burkina. Da quando hanno iniziato questo percorso le mie figlie sono cambiate molto».
«Ricevere il battesimo e poter fare la comunione – continua Eliane – saranno due momenti importanti e bellissimi. Mi sento un po’ stressata, agitata, ma soprattutto felice. Durante il percorso di catechesi abbiamo avuto più occasioni di entrare in chiesa e di partecipare alle celebrazioni. Ero molto emozionata, ma mi sono sentita anche accolta. In un’occasione c’erano anche tutti i miei compagni di scuola ed ero felicissima di vederli tutti lì. Il battesimo mi aiuterà a superare meglio le difficoltà. Inoltre cercherò di aiutare di più le persone, la mia famiglia, gli amici, sarò più gentile».
La parrocchia di Limena non è nuova a questi momenti così intensi: già cinque anni fa, infatti, sono stati celebrati insieme quattro battesimi, 34 cresime e dieci prime comunioni. «Pur non essendo una novità – interviene il parroco don Paolo Scalco – è sempre come se lo fosse. La comunità è stata informata del cammino, Eliane e Flora, insieme ai loro compagni, hanno partecipato a diverse celebrazioni in orari differenti. Questi momenti hanno un valore grande, dovrebbero aiutarci a vivere con maggiore responsabilità il vero senso del battesimo e l’appartenenza a una comunità cristiana. Il percorso seguito dalle due sorelle è lungo, ma sorretto dalla comunità che genera alla fede, così come lo è il nuovo percorso di iniziazione cristiana che sollecita le famiglie e la comunità stessa a rigenerare la fede. Per me è una grande gioia poter celebrare il battesimo, seguire le famiglie, aiutarle, coinvolgerle. Si vede l’opera dello Spirito santo e il parroco ha una forte responsabilità nei confronti delle famiglie perché deve sorreggerle e aiutarle nella maturazione della fede. La celebrazione del sabato santo solitamente è molto frequentata: quest’anno sarà sicuramente anche molto gioiosa e sentita».