«Ragazzi, è ora di dire la nostra». Camilla Forza e il suo gruppo attendono il sinodo
Camilla ha precettato gli ex compagni di classe, tra cui alcuni atei e in ricerca, oltre a due amiche del suo stesso movimento, Comunione e liberazione. Così è nato il gruppo sinodale che ha base a Cristo Risorto, parrocchia cittadina di Padova, e non attende altro che il 3 giugno (e le tracce) per partire.
«Era un’occasione che stavo aspettando... ma che non sapevo di aspettare! Per questo mi ha sorpreso».
Nelle parole di Camilla, c’è tutta l’attesa per il sinodo che molti giovani della diocesi di Padova stanno vivendo in questi giorni. Manca un mese al via, con la veglia di Pentecoste del 3 giugno, e la curiosità è tanta. Ma Camilla, che di cognome fa Forza, studia Fisica al terzo anno e proviene dalla parrocchia di Cristo Risorto, non aspetta solo lo start ufficiale: lei non vede l’ora di vedere le tracce e iniziare davvero il confronto.
«Stiamo aspettando solo di iniziare e non vediamo l’ora!», attacca con un plurale che da solo racconta le sue ultime settimane. «Appena ho saputo dei gruppi sinodali, ho pensato ai miei amici, quelli più stretti, che mi vogliono bene. A ognuno di loro, singolarmente, ho raccontato l’esperienza della gmg e con più enfasi l’iniziativa del sinodo dei giovani. E tutti mi hanno detto subito di sì».
Ha funzionato la modalità (tre incontri fra ottobre e novembre in grande libertà) ma anche i contenuti. «Lo zoccolo duro del gruppo di cui sono moderatrice di fatto è composto dai miei ex compagni di classe. Tra cui Francesco, che studia Fisica con me. Non è il tipico credente… diciamo che riconosce l’esistenza di qualcosa di misterioso, ma non riesce a razionalizzarlo… ebbene, alla mia proposta, ha risposto: “Insomma, ci troviamo insieme come sempre, ma parliamo di cose interessanti”!».
Camilla ha poi precettato due amiche che frequentano Comunione e liberazione come lei: «Tra le mille cose del movimento, sto provando a far capire che anche il sinodo è davvero importante». Ma da dove viene tutta questa carica?
«La scorsa estate ho scelto la gmg per ricentrare la mia vita. Sentivo l’esigenza di rimettere Cristo al centro più seriamente, come Cl mi ha stimolata a fare. Quando ho sentito l’annuncio del vescovo ho pensato che avesse un gran coraggio e che ci stesse offrendo un’occasione da non perdere».
Ad attrarre la studentessa padovana è principalmente l’obiettivo del sinodo: «Se la chiesa interpella noi giovani significa che ci stima e che crede che abbiamo qualcosa da dire. Spero tanto che poi saremo presi sul serio e che qualcosa cambi per davvero, anche grazie all’opinione di Andrea e Valentina – altri due amici, ateo lui, arrabbiata con la chiesa lei – che potranno dire tutto ciò che pensano in piena libertà».
L’idea di essere moderatrice di un gruppo come risposta all’appello del vescovo. Il racconto agli amici e l’avvio di una nuova avventura in buona compagnia. Per Camilla non rimane dunque che attendere le tracce e… il 3 giugno!