Sei mesi dall'annuncio e altri sei dall'apertura: facciamo il punto sul Sinodo diocesano dei giovani
Sarà l'evento principale per la chiesa di Padova in questo 2017. Si aprirà il prossimo 3 giugno. Ma dall'annuncio del vescovo Claudio, a Cracovia in luglio, molto lavoro è già stato fatto. Gli incontri di presentazione nei vicariati infatti continuano. La commissione preparatoria, così come le altre che sono nate, sta lavorando alacremente. Lo sguardo di tutto è rivolto all'apertura del sinodo, ma ancor più al dopo.
Sono passati sei mesi dal primo annuncio del vescovo Claudio ai 1.600 giovani presenti alla gmg di Cracovia. E il sinodo dei giovani non è rimasto fermo, ma ha iniziato, settimana dopo settimana, riunione dopo riunione, Whatsapp dopo Whatsapp, a prendere forma, trasformandosi da intuizione in progetto, in cui lo Spirito santo sarà chiamato, attraverso la voce dei giovani, a tratteggiare il disegno della chiesa di Padova di domani.Sul sito giovanipadova.it sono state pubblicate le Faq (Frequently Asked Questions, domande più frequenti, secondo il gergo della rete) sul sinodo dei giovani. Una guida fondamentale per comprendere in velocità gli obiettivi, le finalità e la strutturazione di questo percorso.
Cosa significa “sinodo”? È il primo quesito. «Sinodo – spiega la guida – significa cammino (odos) insieme (syn). È uno stile e un metodo fatto di ascolto, dialogo, confronto per comprendere chi siamo e dove vogliamo andare come chiesa».Perché un sinodo? «Il vescovo Claudio ha fiducia in noi giovani! E ci chiede di dire la nostra sulla chiesa di Padova e sulle nostre comunità. La domanda che il vescovo ha lanciato è: “Cosa, secondo te, vuole il Signore per la chiesa di Padova?”».
Le Faq descrivono anche il funzionamento del sinodo, che si svilupperà in quattro step: «1° step: ci troviamo in piccoli gruppi per tre incontri (settembre-dicembre 2017). 2° step: metteremo insieme le idee e le proposte emerse (gennaio-aprile 2018). 3° step: le consegneremo al vescovo Claudio (il 19 maggio 2018). 4° step: daremo il via alla fase di attuazione e concretizzazione». L’età dei partecipanti sarà dai 18 ai 35 anni.La fase dei piccoli gruppi, secondo le Faq, partirà da un ritrovo semplice e informale, come una pizza tra amici. «Alla fine ci sarà un momento di ascolto e di confronto su alcune tracce di lavoro, fornite al moderatore, che è sempre uno dei giovani del gruppo». I piccoli gruppi potranno coinvolgere gli animatori della parrocchia, i gruppi scout, amici, compagni di studio, conoscenti e anche chi non viene in chiesa ma “vuole dire la sua”.«Non si tratta di convertire o di convincere nessuno – specificano le Faq – è solo uno scambio, un confronto tra noi e qualche amico. Ci piacerebbe sentire anche chi non frequenta. Il loro parere è prezioso». Un unico paletto: «L’indicazione è stare in 10 per gruppo... per facilitare il dialogo!». Ogni parrocchia potrà dunque avere uno o più gruppi, senza limiti. Ci può già registrare come moderatori sul sito giovanipadova.it . «Riceverai via mail il materiale per accompagnare il dialogo nel tuo gruppo e alla fine dei tre incontri, entro il 31 dicembre 2017, ti chiederemo di inviare una piccola sintesi di ciò che è stato detto. Niente paura! Alla fine è una chiacchierata tra amici».Ma quali sono i temi su cui verteranno le discussione del sinodo? «Stanno prendendo ancora forma, attraverso il lavoro di più di 30 giovani che fanno parte della commissione preparatoria, stimolati dalle idee e dalle domande sollevate negli incontri vicariali, negli altri gruppi di lavoro o anche via mail». Non si parlerà solo di fede e di chiesa: «Si parlerà della nostra vita, delle nostre attese, dei nostri sogni, delle nostre domande. Parleremo anche della chiesa e delle nostre comunità».Questo sinodo sarà utile? Servirà a qualcosa?: è l’ultima delle domande. «Sarà utile a noi tutti – si chiudono le Faq – per imparare ad ascoltare veramente e incontrarci con profondità. Sarà utile al vescovo, ma anche al tuo don e alle nostre comunità per le indicazioni, i cammini e le proposte che nasceranno!».
