In marcia verso il sinodo con entusiasmo. Più di 200 i giovani coinvolti nella preparazione
Come procede la preparazione del sinodo dei giovani, convocato dal vescovo Claudio a Cracovia? Ecco la testimonianza di Chiara Gambin, una dei duecento ragazzi dai quattro angoli della diocesi e da tutte le sensibilità ecclesiali coinvolti in modo più diretto nella costruzione della "strada insieme" che richiamerà tutti i 18-35enni a scoprire la missione della chiesa di Padova oggi.
Ormai non è più una parola solo per gli addetti ai lavori o che spaventa e intimorisce. Il sinodo dei giovani, annunciato dal vescovo Claudio e messo nelle mani e nel cuore dei giovani della chiesa di Padova, apre ora a una “strada insieme” (questo il significato etimologico del termine). In quest’ottica si stanno trovando i giovani tra 18 e 25 anni nei vari vicariati della nostra diocesi per alcune serate informative.
Ma si stanno incontrando, in alcune commissioni, anche circa 200 giovani che hanno scelto di vivere e partecipare al sinodo in modo più diretto: la commissione preparatoria innanzitutto che è, per così dire, il cervellone di coordinamento; la commissione delle idee, quella logistica, quella per la comunicazione, quella liturgica e quella del design (iscrizioni su www.giovanipadova.it).
Il bello sta nel fatto che noi giovani che vi partecipiamo proveniamo dai quattro angoli della diocesi, veniamo da diverse realtà associative e movimenti, e ci incontriamo per costruire insieme la proposta nei diversi aspetti, accompagnati da don Paolo Zaramella, don Mirco Zoccarato e dagli altri sacerdoti che il vescovo ha coinvolto in questo progetto. Il percorso quindi non è e non sarà solo vissuto insieme, ma addirittura costruito insieme, passo per passo, senza pretendere di applicare un modello predeterminato, né tantomeno realizzando ciò che altri hanno pensato. Il sinodo dei giovani è tale nel momento in cui anche nella fase di preparazione diventa una “strada fatta insieme”.
Ma quali sono gli obiettivi del sinodo? Chi sono i destinatari? Qual è il suo scopo? L’invito del vescovo Claudio è coinvolgere i giovani (18-35enni), affinché scoprano cosa il Signore desidera per la chiesa di Padova. A noi giovani è quindi chiesto un intervento importante: cogliere i segni della presenza di Dio nel tempo che la chiesa di Padova sta vivendo e far risuonare alla nostra comunità di fede ciò che il Signore suscita nel cuore di ciascuno.
Un impegno arduo? Sicuramente! Ma la chiave che apre questa avventura è l’incontro, la condivisione, il confronto, l’ascolto. Non si tratta né di un’opera di evangelizzazione né dell’esposizione di un pensiero cristiano già bell’e fatto. Al centro della fase iniziale del sinodo, che vedrà coinvolti i giovani di tutto il territorio diocesano (i cosiddetti “gruppi sinodali”) da ottobre a dicembre 2017, è l’ascolto. Creando occasioni di incontro e di ascolto ci sarà la possibilità di condividere la propria esperienza nella semplicità, nelle case, attorno a un tavolo, secondo una traccia di lavoro che verrà fornita a suo tempo ai moderatori dei gruppi, su temi legati alla vita di noi giovani, sulle nostre speranze, sui nostri sogni, su ciò che ci sta a cuore.
L’invito è rivolto davvero a tutti, perché tutti – anche quelli che non credono – hanno qualcosa da raccontare: su di sé innanzitutto e anche sulla chiesa.
Chiara Gambin
commissione delle idee (Castelbaldo)