Nei giorni di san Martino torna a Tribano la tradizione delle lanterne
San Martino è il patrono del paese ed è certo un motivo per far festa, ma a Tribano questa ricorrenza è un qualcosa di più, è una sorta di ringraziamento. Si dice grazie per i frutti della terra, per un anno di impegno in vari ambiti, come lo sport o il lavoro e si dice grazie anche per la luce che, in questa occasione, diventa la luce della carità con la tradizione delle lanterne che coinvolge i bambini.
La tradizione di preparare una lanterna a san Martino viene dal Nord, soprattutto dalla Germania, ma da qualche anno si è radicata anche a Tribano prendendo un significato tutto particolare e i bambini la creano con fantasia aspettando il giorno del santo per accenderla.
«Quest’anno si aggiunge anche un altro simbolo di carità: il mantello rosso. Lo indosseranno i bambini della scuola materna e quelli dell’iniziazione cristiana – spiega il parroco don Andrea Tieto – poiché attraverso questi segni si cerca di far conoscere i valori di questo santo oggi più che mai attuali».
Sabato 12 novembre, dopo un pomeriggio di laboratori con l’Acr dove ognuno potrà creare la propria lanterna, arriverà san Martino a cavallo per donare il mantello al povero.
In molti lo aspetteranno, pronti ad accendere le lanterne per poi recarsi in chiesa con una suggestiva processione per la messa delle 18. Al termine, in centro parrocchiale, cioccolata calda per i piccoli e aperitivo con vino novello per gli adulti, aspettando la commedia della compagnia teatrale Il filò, che propone I balconi sul canalazzo alle 20.30. Presso l’area festeggiamenti la serata si protrarrà fino a tardi con l’intrattenimento musicale di Robi stile libero, mentre un invitante menù di stagione caratterizzerà l’offerta gastronomica dello stand della pro loco per questi giorni.
Il santo però viene onorato già venerdì 11 con la messa delle 18, dove verrà espressa una preghiera d’intercessione e affidamento di tutta la comunità. Alle 19, la pro loco offre un intrattenimento cabarettistico con il Bepi e Maria show.
Domenica 13, la messa solenne della 10 celebrerà la vocazione contadina del paese, con la benedizione dei trattori e il ringraziamento per i frutti e il lavoro della terra.
All’esterno farà da cornice alla festa un mercatino dei prodotti tipici, tra i quali quelli dello stand gestito dai giovani della parrocchia, con caldarroste, marroni, patate dolci e vino il cui ricavato andrà in aiuto a persone in difficoltà.
Proprio la carità e la condivisione, sono i valori che la comunità di Tribano ha sempre voluto riconoscere in san Martino facendoli propri.
Questo è anche lo spirito che animerà il pranzo comunitario di domenica, che grazie al volontariato di tante persone e associazioni potrà diventare un’ulteriore iniziativa di beneficenza.
Inoltre sarà ancora un motivo per dire grazie, ai neolaureati per i loro traguardi nello studio, e agli atleti di casa per i loro successi nello sport, come il ciclista Liam Bertazzo reduce dalle Olimpiadi di Rio. La festa continuerà nel pomeriggio con la replica della commedia teatrale in centro parrocchiale alle 15.30 e si concluderà in serata con l’intrattenimento del gruppo folkloristico Quei del pajaro.