Fabio Brocca, presidente Noi Padova: «Trasmettiamo lo stile delle nostre comunità»
«Sono contento di continuare quest'esperienza perché spero di continuare quel percorso di collaborazione con la pastorale giovanile e con altre realtà intrapreso negli ultimi anni». Sono state queste le prime parole di Fabio Brocca, riconfermato alla guida di Noi Padova per il prossimo quadriennio.
È stato il più votato tra tutti i candidati ed è stato riconfermato come presidente: sarà ancora Fabio Brocca a guidare il territoriale del Noi della diocesi di Padova per il prossimo quadriennio. «Sono contento di continuare quest’esperienza – ha dichiarato a margine dell’assemblea – perché spero di continuare quel percorso di collaborazione con la pastorale giovanile e con altre realtà intrapreso negli ultimi anni. Ringrazio tutti per la fiducia che mi è stata rinnovata, spero di non deludere nessuno e di poter dare al meglio il mio contributo».
Brocca commenta anche gli esiti dell’elezione del consiglio: «Mi ha colpito il clima sereno e positivo che c’era all’assemblea, ma anche il fatto che nel nuovo direttivo ci siano due giovani sotto i 25 anni: questo è molto positivo, perché potranno dar voce alle richieste dei giovani stessi. L’associazione, oltre a creare rete per conoscere le proposte dei vari circoli, deve essere uno strumento in grado di creare relazioni autentiche, sempre in sintonia con la comunità parrocchiale».
La serata del 29 marzo è stata anche occasione di bilanci pubblici: «Mi sembra che per la nostra associazione – ha comunicato Brocca ai presenti – siano stati quattro anni belli, sorprendenti in molti sensi: siamo cresciuti numericamente come tesserati e come numero di circoli affiliati. Credo siano anche cresciute le relazioni tra noi: ho visto e toccato con mano molto bene». I numeri sembrano confermarlo: cinquemila persone hanno partecipato al corso di formazione per baristi, mentre alla formazione di febbraio per i direttivi hanno preso parte oltre 550 componenti. Più di 400, invece, nel 2016, al primo corso di formazione per grest, il prototipo di quel GreStyle che debutterà a fine mese in collaborazione con la pastorale giovanile. «Mi piace vedere la disponibilità dimostrata alle varie iniziative come un trampolino di lancio per rinnovarsi e rimotivarsi: credo che nelle nostre comunità parrocchiali ci siano ancora tantissime risorse. I patronati sono una risorsa della comunità che non esisterebbe senza l’entusiasmo, la gioia e la voglia di esserci delle persone».
La prima parola d’ordine per i prossimi quattro anni sembra essere “passare”: «Dobbiamo passare dall’essere tesserati del circolo all’esserci nel circolo: esserci in modo semplice, a volte leggero, facendo non troppe cose, ma proponendole con gioia e semplicità, secondo lo stile della comunità e della famiglia. Dobbiamo pasare dalla bilancia della quantità a quella della qualità, dove pesano di più l’accoglienza, la gioia e l’aiuto reciproco».
Conclude Brocca: «Auguro a tutti una Pasqua serena e gioiosa: i volontari dei circoli possano trasmettere tale gioia all’interno delle loro comunità. Mi piace pensare che nel giorno di Pasqua tutti i tesserati Noi entreranno nei loro centri parrocchiali, dopo la messa, per scambiarsi di persona gli auguri e un abbraccio di gioia».