Alla sagra di Roncaglia, protagonista sarà san Basilio, ponte tra Oriente e Occidente
Dopo aver ridato il posto d'onore in chiesa alla pala del santo patrono, Basilio Magno, nel giorno in cui fino a cinquant'anni fa era ricordato dalla chiesa, la comunità di Roncaglia di ferma e festeggia sé stessa. Tutto intorno una sagra a cui non manca nessun ingrediente tradizionale, compresa la valorizzazione del "vivaio": i giovani che gestiscono la paninoteca e si preparano a prendere, in futuro, le redini della sagra dai più grandi.

Dal 9 all’11 e dal 13 al 18 giugno la parrocchia di San Basilio Magno di Roncaglia fa festa al suo patrono – ritrovato – e fa festa anche a se stessa. L’edizione 2017 della sagra avrà come protagonista proprio lui, san Basilio Magno, ponte tra l’Occidente e l’Oriente, la cui pala d’altare ottocentesca è rientrata lo scorso 3 marzo, dopo il restauro e dopo che per più di cento anni, fino agli anni Sessanta, era stata oggetto della venerazione dei fedeli.
Dopo il recupero dell’opera d’arte, quest’anno si riprenderà anche la data: quella del 14 giugno, fino a mezzo secolo fa il giorno in cui veniva celebrato il santo in paese. Se la ricorrenza era stata anticipata nei calendari al 2 gennaio, la sagra è rimasta al suo posto: «Dato che san Basilio è il nostro titolare – osserva il parroco don Francesco Tondello – celebreremo in questo giorno non solo il ricordo del patrono, ma la festa della comunità».
E dunque, in mezzo a tante serate tra cucina, pesca e ballo, Roncaglia se ne prende una tutta per sé: «Facciamo festa alle persone che vengono, ma abbiamo deciso di fare una festa anche per noi. Alle 19 del 14 giugno celebreremo una messa solenne animata dal coro; poi, alle 20, sotto il tendone, vivremo una cena comunitaria come parrocchia».
Accanto alla riscoperta dell’antico, l’energia prorompente del nuovo. Quest’anno, infatti, sarà presente in sagra un altro stand: la paninoteca organizzata, gestita e servita dai giovani. «Non è un angolo pensato per cercare più clienti – precisa don Francesco – ma un modo per coinvolgere i ragazzi sia in maniera attiva, gestendo e organizzando lo spazio, sia passiva, perché tanti altri ragazzi verranno per stare in compagnia». E fa un’analogia: «Ogni società sportiva cura non solo la prima squadra, ma anche il vivaio. Questi giovani sono il futuro non solo della sagra, ma di tutta la parrocchia, ed è bello dare loro lo spazio che si meritano».
Proprio nei giorni della sagra di San Basilio prende il via il cammino del sinodo dei Giovani. E c’è un filo conduttore che lega due realtà così diverse: «Il sinodo manifesta l’attenzione della chiesa nei confronti dei ragazzi. La nostra paninoteca è un modo concreto per dare loro spazio e farci sorprendere».
Anche la scelta delle animazioni delle serate va in questa direzione: oltre all’immancabile liscio e ai balli latino americani, quest’anno spazio alla musica rock e a quella d’autore, al teatro e alla comicità, per parlare a tutte le generazioni.
La cucina e la paninoteca saranno aperte dal 9 all’11, il 13 e dal 16 al 18 giugno. Paella e tagliata venerdì 9, pesce fritto venerdì 16 e sabato 17 giugno.