A Chiesanuova torna il percorso sui Dieci comandamenti
Dal 10 gennaio la parrocchia di Chiesanuova propone per la seconda volta un percorso formativo sui dieci comandamenti che, letti in chiave cristocentrica, acquistano un significato che parla anche all'uomo contemporaneo.
Da martedì 10 gennaio torna, nella parrocchia di Chiesanuova, il fortunato percorso sulle “dieci parole”, ossia i comandamenti, già proposto diverse volte sia in città sia in altri centri della diocesi.
La richiesta di riproporlo è giunta dagli stessi parrocchiani, dopo che il precedente ciclo era stato portato a termine da circa centoventi persone di tutte le età. Riprova, questa, della capacità di questo itinerario, ideato da un sacerdote romano e introdotto a Padova dai frati minori, di soddisfare le aspettative di un ampio uditorio: dall’operatore pastorale in cerca di ulteriori occasioni di crescita al fedele un po’ smarrito, ma desideroso di ripensare agli aspetti importanti della propria vita.
Ma cosa dicono di così speciale agli uomini e alle donne del 2017 quelle dieci leggi scolpite nella pietra migliaia e migliaia di anni fa e che tutti, fin da piccoli, abbiamo impresse nella memoria?
«Il fatto è che i comandamenti sono stati sorpassati o, per meglio dire, portati a compimento e perfezione, dalla nuova legge dell'amore dettata da Gesù – spiega il parroco di Chiesanuova don Pierpaolo Peron – È proprio in questa chiave cristocentrica che i comandamenti vengono proposti durante il percorso. Rilette alla luce della nuova alleanza, le regole dettate a Mosè acquistano un nuovo significato che le rende attuali anche per l’uomo contemporaneo. Riflettendo sui comandamenti si possono toccare, infatti, tutti i temi di natura personale, familiare, relazionale e professionale che interessano la nostra vita».
In concreto, il percorso si compone di dieci incontri consecutivi, tutti i martedì alle 21.
Una cadenza certamente impegnativa ma che permette di interrogarsi con sincerità sulla propria situazione personale. «Non è necessaria nessuna iscrizione, così come c'è piena libertà di lasciare. Sarà una catechesi di un’ora, in chiesa, iniziando con un canto per poi meditare sul comandamento della serata e concludere in preghiera leggendo la Bibbia. Credo che questo, e cioè l'imparare, o reimparare, a leggere la Parola di Dio, sia il regalo più bello che rimane ai partecipanti».
L’esperienza, in sé esigente, del confronto con la Parola, porta a domandarsi come essa possa trasformare la propria vita.
Il modo in cui gli incontri sono collegati tra di loro, inoltre, favorisce la percezione che si sta compiendo un cammino di fede e mangiando cibo importante per la propria crescita spirituale. «Tutto ciò entusiasma chi frequenta, come testimoniano le tante persone che si presentano grazie al passaparola» sottolinea don Peron.
A Chiesanuova la prima edizione del corso sul decalogo aveva lasciato nei partecipanti un forte desiderio di continuare l’approfondimento.
È stato così avviato un ciclo sui doni dello Spirito, chiaramente aperto a tutti, così come è aperto a tutti, anche a chi risiede in altre parrocchie, il nuovo itinerario sui comandamenti.
«Quest’ultimo rimane, però, un percorso squisitamente parrocchiale. Non si vuole creare un nuovo movimento, ragion per cui le catechesi non sono animate da predicatori invitati da fuori ma dal parroco – coadiuvato, tutt'al più, da un altro sacerdote o religioso, come nel nostro caso il parroco di Tencarola don Raffaele Gobbi – per assicurare la presenza di una guida di riferimento».