Dopo l'incendio, la rinascita. Nuova vita per il tempio indù all'Arcella

Dopo l'incendio che ha distrutto il tempio Shree Salasar Mandir nella notte tra il 4 e il 5 novembre 2021, la comunità non si è smarrita e ha trovato fondi ed energie per inaugurare un nuovo luogo di culto. Sempre all'Arcella, nella stessa area ex Funghi. Un senso di spiritualità che ha accomunato fedeli dell'India, Sri Lanka e Bangladesh. 

Dopo l'incendio, la rinascita. Nuova vita per il tempio indù all'Arcella

C’è il fuoco che distrugge, che si manifesta sotto forma di incendio, come quello che nella notte tra il 4 e 5 novembre 2021, ha devastato il tempio indù Shree Salasar Mandir, luogo di culto tanto voluto dagli induisti padovani e non solo, inaugurato solamente un anno prima. Ed esiste anche il fuoco che crea, purifica, segna una nuova vita. Attorno al fuoco, in un momento solenne e intimo, è rinata una comunità, ed è rinato il nuovo tempio. Sempre all’Arcella, sempre nell’ex area Funghi, in un’area dove l’intercultura si esprime con i volti, i riti, gli usi e i costumi di diversi popoli che hanno cercato di valorizzare la loro identità ricavandosi un piccolo spazio all’interno della città. È un micromondo che sboccia soprattutto di domenica quando all’interno proprio di quella corte, si incrociano passi, sguardi e vite da latitudini e longitudini differenti.

Sabato 4 giugno è stata una giornata di festa: il pandit Ramesh Shastri ha colto l’occasione dell’inaugurazione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a dare spazio a un luogo di culto che favorisce l’interazione sociale, il dialogo e lo scambio tra i suoi partecipanti. «Il tempio è uno spazio aperto a tutti a prescindere dalla provenienza dai diversi stati indiani: occorre essere uniti nel venerare Shere Balaji», ha detto. Sì perché la riapertura del tempio, in una struttura differente rispetto alla precedente, è stata possibile grazie al lavoro della comunità che l’ha fortemente richiesto. Una comunità variegata e ricca di diversità, nella quale ci sono i cittadini indiani di Padova e provincia, ma anche una parte della comunità indù del Bangladesh e dello Sri Lanka. 

2 inaugurazione tempio indiano arcella

Il tempio è dedicato al dio scimmia Hanuman, in particolare Salasar Balaji, secondo la tradizione religiosa della città di Salasar in Rajasthan, lo Stato federato più grande dell’India. Particolarmente sentita come divinità da chi proviene da quelle terre al punto che il luogo di preghiera arcellano ha visto la presenza di fedeli provenienti non solo dalla provincia, ma anche da Brescia, Roma, Napoli e Lecce. 

Una raccolta fondi è partita dagli stessi cittadini, un moto d'orgoglio e di fede a cui è seguita anche una forza organizzativa: c'è ancora tanto da fare, verranno ospitate anche altre 15 statue di divinità indiane, verranno terminati i palchi in legno e gli affreschi rappresentanti le diverse divinità. La comunità dello Sri Lanka, invece, ha donato i tappeti e ha aiutato a installarli.

Sabato, al termine dei riti sacri, c’è stato uno spettacolo musicale da parte di un cantante di musica classica indiana che evocava la storia del Mahābhārata, in particolare ricordando i rapporti tra figli e genitori, attraverso la storia di Arjuna, parte delle sante scritture dell'induismo. Al termine di questo spettacolo, il pandit ha invitato tutti al "bojan", pasto offerto dal tempio, che come gli altri pasti sono solitamente "ghar ka khana", cioè fatti in casa e vegetariani.

D’ora in avanti il tempio sarà sempre aperto dalle 8 alle 19 ogni giorno, la domenica si organizzeranno momenti festivi per la comunità.

9 inaugurazione tempio indiano arcella
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