Daniele Pagnussato, l’allenatore della doppia storica promozione dell’Us Arcella
Con lui in panchina, l'Unione sportiva Arcella ha centrato uno storico traguardo: il salto dalla Seconda categoria alla Promozione. L'ultima volta risale a 60 anni fa. Un allenatore ambizioso che ha portato professionalità e disciplina in un gruppo che vuole ancora crescere.
Nelle varie discipline sportive, soprattutto quelle di squadra, la figura dell'allenatore è sempre in costante bilico: capro espiatorio e il primo a pagare con le dimissioni quando il mare è in burrasca, dimenticato o defilato in secondo piano quando si conquistano titoli o trofei e gli elogi sono tutti indirizzati allo spirito di gruppo o alla giocata del singolo. Strano destino, ma per fortuna per loro ci sono le statistiche a rendere merito: mister Daniele Pagnussato, al secondo anno sulla panchina dell'Unione sportiva Arcella, verrà ricordato come un amuleto da tenere stretto o più semplicemente come uno dei principali artefici del doppio salto della squadra di calcio, dalla Seconda categoria alla Promozione.
Pagnussato, con professionalità e disciplina, ha portato una mentalità vincente nel gruppo arcellano: con lui, la squadra ha vissuto un biennio memorabile conquistando, da imbattuti, l'accesso in Prima categoria e poi, nella stagione 2015-2016, dopo un altro cammino trionfale, il salto in Promozione. E' ingiallito l'ultimo ricordo: bisogna riavvolgere le lancette a 60 anni fa per ritrovare l'Arcella nella stessa competizione. «La Promozione è un avvenimento storico per la società anche perché fino a un paio di anni fa veniva vista come una squadra parrocchiale – afferma il mister di Stra - Adesso siamo entrati in una nuova dinamica e ci sono ragazzi che chiedono di fare dei provini da noi perché vedono una società onesta, ambiziosa anche a livello dilettantistico».
Un anno e mezzo di imbattibilità, 51 partite senza sconfitte prima di capitolare, lo scorso febbraio, a San Giorgio delle Pertiche per 3-1 contro l’Ardisci e Spera. Un record che impreziosisce lo storico traguardo: «La fine dell'imbattibilità è stata anche una liberazione perché ci stava ossessionando – dice ridendo Pagnussato – Ma l'avventura resta eccezionale anche perché abbiamo intrapreso un nuovo tipo di cammino, si è creato un gruppo che è diventato più solido con l'avvento del direttore sportivo, Massimo Ceccato, e con il supporto del presidente, Gabriele Favero, sempre al nostro fianco». Nomi che, assieme ai collaboratori, compongono uno staff di grande valore per la categoria. Un progetto messo in piedi mattone su mattone, sposato da mister Pagnussato, seppur con un pizzico di riserva: «Quando sono arrivato, l'Arcella era una realtà di quartiere abbastanza legata alla parrocchia, ma a me, da ambizioso, piace potermi spingere il più lontano possibile per raggiungere nuovi traguardi e nuove sfide. Al'’inizio mi sono fidato e ho creduto nel progetto, ma alla fine i fatti mi hanno dato ragione».
Un allenatore ambizioso che da giocatore ha dovuto appendere le scarpe al chiodo troppo presto a causa di problemi fisici e che ha girato i campi di periferia prendendo appunti su schemi e tattica. Ed è uno che non si accontenta: con una stagione trionfante appena conclusa, il suo sguardo è già al prossimo campionato: «Con il regolamento della Promozione che prevede l'inserimento di giovani, dobbiamo rivalutare il gruppo, ma la società vuole mantenere l'ossatura e quindi anche con un piccolo cambio non perderemo l'entusiasmo e la voglia di toglierci altre soddisfazioni. Soprattutto perché ora si comincia ad avere una cultura calcistica nell'Arcella».