Il vescovo in visita alla sede di Confartigianato nel percorso del Sinodo
Mons. Claudio Cipolla all’interno del percorso del Sinodo, ha incontrato le cariche dell’associazione di categoria all’interno degli uffici direzionali della Stanga. La fede può alimentare la cultura solidale
Anche l’imprenditore come ogni buon cristiano deve e può farsi testimone del messaggio di Cristo. Solo così la fede può alimentarsi e generare cultura solidale, in un mondo che esalta, invece, l’individualismo. È stato questo il messaggio fondamentale che ha voluto dare il vescovo Claudio Cipolla ai componenti del Consiglio generale di Confartigianato imprese Padova, in occasione della sua prima visita alla sede dell’associazione di categoria, avvenuta il 23 giugno scorso. L’incontro ha fatto parte del percorso del Sinodo diocesano che la Diocesi di Padova ha avviato nelle scorse settimane, un grande cammino di riflessione, da compiere assieme, partendo dall’ascolto e da un dialogo aperto con la comunità. A dare il benvenuto al vescovo, nella sede direzionale della Stanga, c’erano il presidente di Confartigianato imprese Padova Gianluca Dall’Aglio e il segretario generale Valentina Giglio. «In un contesto economico in pieno cambiamento – ha spiegato il presidente Gianluca Dall’Aglio – nel quale si affacciano nuove dinamiche, accelerate dalla pandemia, così come dai nuovi scenari internazionali, le piccole imprese, proprio per la loro dimensione contenuta, continuano a esprimere straordinarie potenzialità. Vorrei sottolineare i tre principali valori dell’artigianato: la sua dimensione sociale, il fatto di privilegiare le persone, l’attenzione della sostenibilità. La valorizzazione di questo modo di fare impresa, lontano dalla pura accumulazione e decisamente più umano, è uno scopo naturale dell’associazione di categoria. Uno scopo che non può prescindere da un dialogo aperto con la Diocesi,
che siamo felici di proseguire anche in occasione del Sinodo». Durante l’incontro è stato dedicato ampio spazio alle
riflessioni dei presidenti dei movimenti che fanno parte dell’associazione: Raffaele Zordanazzo è intervenuto per Anap Padova, Katia Pizzocaro per Confartigianato donne impresa e Gianni Mezzalana per i giovani imprenditori. Dati alla mano, hanno spiegato al vescovo la situazione dell’artigianato padovano e degli associati che rappresentano. Il coordinatore dei mandamenti Davide Lunardi ha, invece, posto una questione centrale: l’evoluzione del concetto di partecipazione attiva nell’era digitale. Un tema di grande interesse sia per l’associazione che per la Diocesi: «Credo che
su questi temi – è il pensiero di Lunardi – che rappresentano una vera e propria sfida dei nostri tempi, la Diocesi ci possa guidare».