Tutti in classe virtuale! All'Istituto Barbarigo la didattica online funziona
La scuola è chiusa...ma grazie alla didattica online non si ferma! E' quello che sta succedendo all'Istituto Barbarigo a Padova, dove già dai primi di marzo i docenti si sono messi in contatto con i loro alunni assegnando i compiti. Poi si è partiti con le lezioni online. E così alunni della secondaria di primo grado e della superiori ogni mattina rispondono all'appello e seguono le lezioni degli insegnanti. Obiettivo primario non è solo dare continuità al programma didattico, ma soprattutto dare un segnale chiaro ai ragazzi: «noi ci siamo, non vi abbandoniamo». È una conferma di uno stile educativo che al Barbarigo è di tutti i giorni: avere a cuore lo studente.
La scuola è chiusa, ma il Barbarigo non si ferma! Già dal 2 marzo i docenti si sono attivati non solo inviando alle famiglie i compiti della settimana suddivisi per ogni classe, ma anche avviando alcune lezioni online. «Non avevamo un’esperienza diretta di didattica a distanza – racconta don Cesare Contarini, il rettore – da ormai 20 anni usiamo il registro elettronico e in tutte le aule c’è uno schermo tv per proporre dei video in classe. La scuola ha una certa sensibilità quindi in ambito tecnologico, anche perché possiamo contare su un corpo docenti abbastanza giovane e quindi risulta più facile avvicinarsi a questo mondo».
Al termine della prima settimana di stallo, venerdì 6 marzo gli insegnanti hanno nuovamente inviato i compiti per la settimana successiva e si è iniziato a proporre anche una programmazione di video lezioni per dare modo alle famiglie di organizzarsi. Lunedì 9 anche il primo collegio docenti online. «Questa settimana – afferma il rettore – tutte le classi sono attive. Con i ragazzi delle medie non è sempre facile perché abbiamo visto che non reggono lezioni online lunghe e allora abbiamo modulato delle lezioni più brevi e proposto dei video, a seconda della classe, da scaricare da youtube. La settimana prossima avremo un altro collegio docenti virtuale per discutere insieme di come valutare il lavoro che stanno facendo gli studenti».
Un grande impegno quindi che vede coinvolti in primis i ragazzi, che devono darsi da fare per non perdere il ritmo della routine scolastica, ma anche le famiglie che devono in qualche modo supportare i propri figli, e naturalmente i docenti, che devono organizzare in modo nuovo il lavoro, le lezioni, i compiti.
«In tutto questo uno degli obiettivi primari – continua don Cesare – è dare un segnale chiaro ai nostri ragazzi: noi ci siamo, siamo preoccupati per il vostro successo scolastico, ci sta a cuore il vostro percorso formativo, siamo con voi, non vi abbandoniamo. Voi non dovete mollare e noi non vi molliamo. È una conferma di uno stile educativo che al Barbarigo è di tutti i giorni: avere a cuore lo studente. E non sprechiamo questo tempo: non siamo in vacanza, non abbandoniamoci quindi a giochi, televisione, perdita di tempo. Sfruttiamo questo tempo per imparare a studiare autonomamente e con responsabilità. Sfruttiamo anche questa opportunità di fare didattica online, facciamola diventare “palestra” per i docenti, un’occasione per dimostrare una marcia in più». Una possibilità per i docenti di provare e sperimentare nuovi approcci didattici, ma anche di scambiarsi materiali utili.
Ma il riscontro di questa nuovo modo di fare lezione qual è? Famiglie contente, tante le manifestazioni di apprezzamento. Ogni azione è stata sempre accompagnata da una lettera del rettore e, nell’ultima settimana, anche dei genitori rappresentanti di istituto. I ragazzi non si sentono abbandonati, alcuni fanno fatica a seguire le lezioni, altri invece riescono a stare più attenti perché privi di distrazioni. «Alcuni insegnanti hanno organizzato anche degli appuntamenti di ricevimento genitori con la modalità online – spiega don Cesare – adesso riusciamo anche a registrare le lezioni in modo che siano fruibili in un secondo momento. Cerchiamo di fare tesoro dell’emergenza perché quello che stiamo facendo diventi utile anche in un secondo momento. Per ora le superiori si trovano in classe virtuale 2-3 ore al giorno. Stiamo lavorando per equilibrare le ore e il lavoro e per capire anche come valutare ciò che stanno facendo i ragazzi perché la normativa non è chiara in questo ambito. I docenti comunque oltre a presentare nuove lezioni e assegnare compiti si sono organizzati per fare delle verifiche online».
Quali piattaforme o sistemi vengono privilegiati? «Avendo la suite di Google per le mail istituzionali – conclude il rettore – utilizziamo questa piattaforma. In questo modo i docenti hanno i ragazzi davanti, possono registrare la lezione e interagire e inoltre c’è la possibilità di essere presenti in qualsiasi orario. Utilizziamo anche l’applicazione del registro elettronico, ma è più rigida, ad esempio un docente deve fare lezione solo nell'ora della sua classe prevista dal registro».