Il vescovo scrive al mondo della scuola. La scuola aiuta a vincere la paura. Anche del coronavirus
Pensieri intorno alla lettera di don Claudio a studenti, insegnanti, genitori...
«Solitamente il valore di una cosa si percepisce quando essa viene a mancare: è così anche per la scuola». Così scrive il vescovo Claudio nella lettera indirizzata al personale, agli studenti e alle famiglie delle scuole presenti sul territorio della Diocesi di Padova. «In questi giorni in cui essa manca nella vita dei ragazzi e degli adulti che in essa lavorano, ma anche per chi la vive indirettamente, magari solo perché vede le strade piene di studenti al mattino o all’ora di pranzo e sente il loro vociare, recuperiamone il profondo valore sociale: rendiamoci sempre più consapevoli che la scuola costituisce un momento indispensabile per costruire la città di oggi e di domani e sentiamoci felici, anche come cristiani, di contribuire al suo compito e di accrescerne la qualità».
Don Claudio ha scritto, inoltre: «Non serve che vi dica che sto pregando per tutti voi: il tempo di Quaresima che abbiamo iniziato in modo così inusuale, quasi nel deserto, ci aiuti a superare la paura e a rimetterci in cammino».
Un’attenzione – quella avuta dal vescovo – molto apprezzata proprio da chi della scuola è protagonista quotidiano. Il direttore dell’Ufficio scolastico territoriale di Padova e Rovigo, Roberto Natale, ha voluto inviare personalmente la lettera a tutte le scuole della provincia, molte delle quali l’hanno pubblicata sul sito istituzionale e recapitata alle famiglie e al personale.
«Stiamo vivendo un momento difficile; le precauzioni imposte per il contenimento dell’attuale epidemia di coronavirus (Covid-19) comportano la sospensione di numerose attività di relazione e un rapido mutamento dell’organizzazione della vita quotidiana di ciascuno – ha commentato il responsabile della scuola padovana – La chiusura temporanea delle scuole interrompe quella straordinaria ed irripetibile esperienza di socialità che la scuola rappresenta. Tuttavia, come lascia intendere il vescovo Claudio nella sua lettera agli studenti e al mondo della scuola, questa condizione particolare offre ai giovani l’opportunità di essere protagonisti di questo maggior “tempo libero” a disposizione, di riflettere sulla propria identità e sulle prospettive future, di riattivare le proprie energie e le motivazioni, anche scolastiche, legate al progetto di vita, evitando il rischio di adagiarsi nel “cyber-ozio” (console, “app” di videogiochi e molteplici altre situazioni di realtà immaginarie offerte da internet); ai genitori una occasione preziosa per nutrire di nuove opportunità di dialogo non “sbrigativo” il rapporto con i propri figli; ai docenti, di acquisire o affinare le abilità nell’uso delle moderne tecnologie digitali per mantenersi in contatto con i propri studenti, realizzando esperienze, anche semplici, di didattica a distanza. L’emergenza coronavirus mette tutti noi di fronte a una profonda verità: le nostre piccole vite non sono più importanti della nostra appartenenza a una comunità; bisogna essere uniti, combattere insieme per contrastare questo genere di malattie, senza dare importanza a perimetri e confini amministrativi o statuali».
Insieme al vescovo e al direttore dell’Ufficio scolastico territoriale rivolgiamo un grazie sincero a tutti i docenti che si stanno prodigando per continuare ad accompagnare i loro studenti a distanza, con passione e creatività.
Luca Silvestri
Indicazioni utili dall’Ufficio diocesano
A causa delle restrizioni imposte a seguito dell’epidemia da Covid-19, sono sospesi i colloqui degli insegnanti di religione con il direttore. Per comunicazioni inerenti alle nomine per il prossimo anno scolastico si può scrivere all’indirizzo mail nomineircpd @gmail.com L’Ufficio diocesano dell’educazione e della scuola è a disposizione telefonicamente nei consueti orari di servizio. Fino a nuova comunicazione, sono sospesi anche tutti gli incontri formativi previsti da calendario.