L’orologio della felicità: ecco quando ci sentiamo davvero bene. L'orologio della felicità: ecco quando ci sentiamo davvero bene
Uno studio su 50.000 persone conferma: l’umore migliora al mattino e peggiora la sera. Ansia e depressione aumentano di notte, con l’inverno più critico

A chi di noi non è capitato di svegliarsi pieni di energia e ottimismo, per poi vedere questo slancio svanire con il calare del sole? Ebbene, non è solo una nostra impressione. Una recente ricerca (pubblicata su “BMJ Mental Health”) ha infatti dimostrato scientificamente che il nostro benessere psicologico segue precisi ritmi temporali, con un picco nelle prime ore del mattino.
I ricercatori hanno analizzato un campione massiccio: quasi 50.000 persone monitorate tra il 2020 e il 2022 nell’ambito del Covid-19 Social Study dell’University College London. Lo studio, nato per esaminare l’impatto psicologico della pandemia, si è trasformato in una miniera d’oro di dati sul benessere mentale. I partecipanti – in maggioranza donne (76,5%) e laureati (68%) – sono stati valutati su diversi aspetti: dall’ansia alla depressione, dalla felicità alla soddisfazione personale, fino al senso di solitudine e al cosiddetto “benessere eudaimonico”, ovvero quanto riteniamo che la nostra vita abbia un significato.
E cosa hanno scoperto? Il mattino ha davvero l’oro in bocca, almeno per il nostro umore. Nelle prime ore del giorno, i livelli di ansia, depressione e solitudine toccano il minimo, mentre felicità e soddisfazione raggiungono il loro apice. Ma attenzione: con il passare delle ore questo scenario idilliaco si sgretola progressivamente. Il momento più buio? La mezzanotte, quando i sentimenti negativi prendono il sopravvento.
Ma le sorprese non finiscono qui. Contro ogni aspettativa, lunedì e martedì si sono rivelati giorni più positivi della tanto attesa domenica, affiancando i più prevedibili picchi del venerdì. Le stagioni, invece, non riservano colpi di scena: l’inverno si conferma il periodo più difficile per la nostra psiche, con livelli elevati di depressione, ansia e solitudine. L’estate, al contrario, resta la stagione del benessere per eccellenza.
Ma quali sono le ragioni dietro questi pattern così regolari? Gli scienziati puntano il dito verso il nostro orologio biologico. Il cortisolo, l’ormone dell’energia, raggiunge il suo picco al risveglio per poi diminuire gradualmente fino al crollo pre-sonno. Le variazioni settimanali potrebbero invece essere legate al diverso ritmo delle attività tra giorni lavorativi e weekend, mentre i cambiamenti stagionali sembrano rispondere a una complessa interazione di fattori climatici, sociali e lavorativi.
Gli autori dello studio invitano comunque alla cautela: trattandosi di una ricerca osservazionale basata su dati auto-riferiti, non possiamo parlare di veri e propri rapporti di causa-effetto. Inoltre, mancano alcune informazioni cruciali sui partecipanti, come i loro cicli del sonno o la latitudine geografica di residenza.
Nonostante questi limiti, la ricerca apre nuove prospettive sulla relazione tra tempo e benessere mentale. I nostri stati d’animo non sono così casuali come potremmo pensare, ma seguono pattern temporali precisi e prevedibili. Una consapevolezza che potrebbe rivelarsi preziosa per gestire meglio il nostro benessere psicologico, assecondando i naturali ritmi biologici e sociali che governano il nostro umore.
La prossima volta che vi sentirete particolarmente energici al mattino, o un po’ giù di corda a mezzanotte, ricordate: non è un caso, è il vostro orologio biologico al lavoro!