Sant’Urbano, i profughi ucraini danno uno sguardo a quel che sarà. La lingua universale dell’amore
Via Europa è la via dove sorge la parrocchia di San Gaetano, a Sant’Urbano, ed europea è la bandiera che sventola accanto a quella dell’Ucraina sul balconcino dell’appartamento a più piani dove sono accolti otto profughi ucraini, un nucleo familiare composto da mamma Tania, papà Sergej e tre figli, un’altra madre assieme a sua figlia e Maria, arrivata da sola all’hub di Monselice.
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A Kiev lavorava all’interno di un canile, si spiega così il “colpo di fulmine” con Birba, il cagnolino di don Nicola Andretta, una figura paterna e presente in questi giorni di nuova vita: «Quando ero piccolina sono venuta a Granze a passare l’estate e le festività invernali ed essendo rimasta in buoni rapporti con chi mi ospitava ho chiesto loro una mano per venire in Italia. Ho viaggiato per quattro giorni, passando dalla Moldavia: su un pullman c’erano tre bambini di appena due mesi con le loro mamme. Ora sono...